ZINGONIA - Domenica sera (sciopero permettendo) c'è l'attesissimo esordio-verità in campionato con il Cesena, e in casa Atalanta comincia come di consueto il conto alla rovescia. Accompagnato dalla conta dei sacrificabili in sala stampa, davanti a microfoni, taccuini e telecamere indiscrete. Dalla girandola di nomi stavolta esce dal mazzo Edgar Barreto, che a quanto pare ha ancora qualche tossina della Coppa America - affrontata con la maglia del suo Paraguay - da smaltire. E se in campo, dopo il riposo forzato in Coppa Italia, toccasse di nuovo a lui?

Domanda d'obbligo: come stai?
"Direi che a questo punto sono all'ottanta per cento delle mie capacità fisiche. Però nessuna scusa, contro il Cesena chi sarà chiamato a giocare dovrà dare il cento a prescindere. Io sono pronto".

Hai visto da fuori la disfatta di Coppa Italia con il Gubbio di domenica. Che giudizio puoi dare?
"Onestamente credo che il primo tempo sia stato su buoni livelli. Poi nella ripresa c'è stata forse qualche disattenzione di troppo e sono arrivati tutti quei gol degli avversari. Ma non mi sembra un campanello d'allarme".

Martedì il mister ha provato il centrocampo a tre con due trequartisti davanti. Tu hai giostrato a destra con Padoin dall'altra parte e Minotti al centro.
"Una soluzione che è già stata sperimentata più volte. L'importante è trovare equilibrio tra i reparti, la formula si può cambiare adeguandola alle circostanze e alle necessità".

Nadir Minotti può essere l'asso a sorpresa calato sul tavolo da poker della massima serie?
"Non mi stupisce che stia godendo della fiducia dello staff tecnico, perché ci ho lavorato parecchio insieme anche l'anno scorso e devo dire che è veramente in gamba. Dotatissimo sul piano tecnico, tattico e fisico. Un ragazzo che può fare grandi cose".

Giovedì è il giorno di Denis. Un'Atalanta sempre più sudamericana.
"Una squadra sempre più di qualità, a parte il discorso della scuola e dell'origine dei giocatori".

Tra la pattuglia di latini, Moralez che impressione ti ha fatto?
"Nemmeno lui è una scoperta, si sapeva già che era bravo e aveva i numeri per essere l'uomo in più. In campionato serve l'apporto di tutti".

Per quanto riguarda te, voci di calciomercato anche a questo giro?
"Non ci ho fatto molto caso, anche perché la mia volontà ferma è di rimanere qui a onorare il contratto. E cercare di fare bene con questa maglia, visto che in B ho dato tutto e ora voglio partecipare a questa nuova avventura. Ritrovare la massima serie è un piacere".

Il Cesena arriva troppo presto per essere considerato uno scoglio decisivo. Ma visto il gap da cui partite, meglio non rimanere in secca...
"Certamente. Uno start con l'acceleratore pigiato a tavoletta sarebbe l'ideale. Sarà una corsa che dovremo fare su noi stessi, più che sulle dirette concorrenti. Ma ho buone sensazioni, penso che potremo andare lontano".

 

 

Sezione: Zingonia / Data: Mer 24 agosto 2011 alle 16:17
Autore: Simone Fornoni
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