ZINGONIA - Luca Cigarini è il punto di riferimento del centrocampo atalantino di quest'anno: attraverso i suoi piedi passano le azioni e gli schemi di mister Colantuono. Prandelli se ne è accorto e lo ha chiamato in azzurro, obiettivo Europeo.  Il "Ciga" è cresciuto calcisticamente nel Parma dove è rimasto per tre stagioni prima della esperienza numero uno all'Atalanta. Dopo Bergamo Cigarini è entrato nel calcio mondiale e adesso è ancora qui, pronto a sfidare il passato.

Luca, ritorni a Parma...
"Tornare lì mi fa sempre piacere perchè ritrovo tanti amici. In campo però sarà tutto uguale alle altre domeniche".

Devi dire grazie a qualcuno lì a Parma?
"Mauro Ravitti era il mio allenatore negli allievi nazionale, devo dire grazie a lui, mi ha fatto fare il salto di qualità. Eravamo comunque un bel settore giovanile tra Rossi, Lupoli, Grossi".

A chi ti ispiravi della prima squadra del Parma?
"Ai tempi c'era Veron: mi faceva impazzire".

Il ricordo più bello con la prima squadra?
"La salvezza con Ranieri era stata entusiasmante, è il ricordo che mi porto dietro più volentieri".

Per domenica chi è l'avversario che temi di più?
"Non posso non dire Giovinco e Floccari. Sergio lo conosciamo tutti, Seba lo conosco da sempre: direi che sono tra i primissimi attaccanti in Italia".

Le prossime quattro partite sono molto difficili, per quanti punti firmeresti?
"Dire 12 è troppo facile, ma lo dico comunque perché quello è il nostro obiettivo. Sono il crocevia della stagione, affrontiamo squadre di vertice ma siamo in una situazione tale da dover puntare sempre al bottino pieno".

Quanto pesa l'assenza di Manfredini?
"Pesa perché per noi è un giocatore fondamentale. A livello di impostazione di gioco però non ci sarà differenza, perché tutti dobbiamo essere bravi a tenere la palla e a farla circolare come ci chiede l'allenatore".
 

Sezione: Zingonia / Data: Mer 19 ottobre 2011 alle 12:09
Autore: Federico Biffignandi
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