Passata la sbornia di emozioni che underby, peraltro rinviato e giocato dopo tre giorni, porta con sè, laSampdoria deve tornare a concentrarsi sul campionato, per riprendere l'inseguimento al sogno europeo che dalle parti di Genova si comincia ad accarezzare per davvero.
Il calendario mette di fronte alla truppa blucerchiata l'impegnativa trasferta di Bergamo, contro un'Atalanta non brillante come nelle scorse stagioni, ma sempre pericolosa e mai doma. Per analizzare la stracittadina, il prossimo impegno con i nerazzurri e tante tematiche legate al mondo blucerchiato, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva uno dei volti più noti del giornalismo italiano, Xavier Jacobelli direttore di calciomercato.com:
Direttore, finalmente un bel derby, giocato bene da entrambe le squadre. Che impressione ha avuto della Samp?
"Di una squadra in ripresa. Questa squadra ha perso Gabbiadini, che si sta rivelando molto più importante di quanto si potesse pensare, e credo che la bravura di Mihajlovic, tra i molti aspetti positivi della sua conduzione (non si può dimenticare dove fosse la Samp nel novembre 2013, quando arrivò, e dove è invece adesso) sia stata anche la capacità di rimodellare il Doria. E' vero che sono arrivati Muriel ed Eto'o, entrambi in evidente ritardo di condizione, ma la capacità di Mihajlovic di 'serrare le fila' e di presentare proprio in occasione di una partita così importante una Samp da combattimento, una Samp atleticamente in palla è davvero da ammirare. Di fronte poi aveva un signor Genoa: non possiamo dimenticare l'ottimo cammino di Gasperini nel 2015, che è stato a mio avviso bravissimo, come Mihajlovic, perchè gli hanno smontato il giocattolo durante il mercato invernale ed è stato eccellente nel rimontarlo. L'impressione scaturita dal derby quindi è stata assolutamente positiva per quanto riguarda la Samp, ed Eder si è confermato un vero pilastro di questa squadra".
A livello nazionale si continua a fare un gran parlare del dualismo tra Eto'o e Mihajlovic: lei lo vede così accentuato? Non crede che la vicenda sia stata un po' esasperata?
"Da osservatore esterno mi sembra un naturale processo di conoscenza reciproca, conoscenza 'di ritorno' perchè sappiamo benissimo che i due si erano già incrociati ai tempi dei fasti condivisi. Credo che quando si ha a che fare con un fuoriclasse di questa fama, è vero che ha 34 anni ma stiamo parlando di uno dei migliori attaccanti visti sui campi di calcio di tutto il mondo negli ultimi 20 anni, che si cala in una realtà a lui nuova, e dall'altra parte si trova un tecnico che ha fatto del collettivo l'arma migliore, secondo me si deve vivere un periodo di ambientamento. Ma non si deve discutere nè la bravura di Eto'o da un lato, nè tantomeno quella di Mihajlovic".
A proposito della bravura di Mihajlovic, quanto crede abbua influito l'allenatore nell'andamento della Samp?
"Sinisa, come Regini può confermare, ha una chiarezza e una schiettezza di comportamento molto evidente. A me piace Mihajlovic perchè dice quello che pensa, perchè non si nasconde dietro un dito, perchè quando la Samp perde è vero che chiama in causa i suoi giocatori ma il primo ad assumersi ogni responsabilità è lui, e quando i blucerchiati vincono ascrive i meriti prima di tutto ai suoi giocatori, E questo è tipico dei grandi allenatori, non è un caso che sia molto gettonato sul mercato e credo lo sarà sempre di più. Mi piace molto il senso della misura del mister, non l'ho mai visto esaltarsi per il campionato nè deprimersi nei momenti bui".
Riguardo al mercato, si discute già molto su quelli che sembrano essere gli innesti futuri della Samp per giugno, Barreto e Moisander. Come valuta queste due operazioni?
"Glielo dice il direttore di calciomercato.com, che con il mercato è abituato a raffrontarsi ogni giorno: io credo che in questo momento la Samp non debba commettere l'errore di ammalarsi di 'strabismo', cioè di guardare al campionato attuale, che peraltro si annuncia entusiasmante per quanto riguarda la volata europea, e contemporaneamente al mercato. Penso che si debba ragionare sulla base dei risultati finali, ottenuti o meno: in caso la Samp entri in Europa, si potranno fare determinati ragionamenti. Se i blucerchiati invece non ce la faranno, sarà un altro paio di maniche. Secondo me adesso è prematuro, perchè in questo momento è fondamentale che la Samp ritrovi, come avvenuto nel derby, compattezza e una condizione psicologica che la renda sempre più convinta delle proprie possibilità, perchè questa è una signora squadra".
Per ritrovarsi, la Samp dovrà passare anche da Bergamo: sul suo cammino troverà un'Atalanta non brillante come nelle scorse stagioni.
"All'Atalanta ne sono capitate di tutti i colori: penso ad esempio agli infortuni di Raimondi ed Estigarribia, che l'hanno privata degli esterni, e penso alla stagione alquanto difficile di Denis, che con la maglia nerazzurra aveva garantito 42 gol in competizioni ufficiali nelle annate precedenti. Poi è arrivato Pinilla, e soprattutto la squadra ha ritrovato quell' 'animus pugnandi' che aveva contraddistinto le sue precedenti stagioni, i 52 punti sul campo nell'anno del meno 6 e i 50 punti dell'anno scorso con il filotto di sei vittorie consecutive mai registrato in A sono lì a dimostrarlo. Credo inoltre che poter riabbracciare il proprio pubblico si rivelerà una componente psicologica importante, dopo tre mesi di questo bando allucinante che è stato decretato nei confronti dei tifosi più appassionati della Curva Nord, con le partite interne giocate senza l'apporto della parte più calda della tifoseria. Per di più l'Atalanta sa che dovrà cercare la vittoria, non può pensare di salvarsi solo confidando nelle disgrazie altrui, quindi mi aspetto che i bergamaschi saranno molto motivati, e credo se lo aspetti anche Mihajlovic".
Faceva riferimento all'animus pugnandi dell'Atalanta, che rispecchia quello del suo tecnico Colantuono. Trova qualche punto di contatto tra il mister della Dea a Mihajlovic?
"Eccome: con la grinta e il carattere Colantuono in questi anni a Bergamo durante i due diversi tronconi della sua esperienza ha fatto cose straordinarie. Ha disputato fior di campionati, e la determinazione e la voglia di fare di questo tecnico sono sotto gli occhi di tutti. Non dimentichiamoci poi che non ha più Bonaventura e Consigli: ora, se il portiere è stato sostituito in maniera egregia da Sportiello, debuttante assoluto e che secondo me è uno dei migliori numeri uno della serie A, considerando anche la giovane età e la costanza di rendimento, Bonaventura invece non è stato rimpiazzato adeguatamente. Per ora Gomez ha offerto un rendimento inferiore per ora alle aspettative. Tra i punti in comune tra Mihajlovic e Colantuono c'è di sicuro la sagacia tattica, e poi la capacità di lavorare sul campo ottenendo il massimo dai giocatori a loro disposizione e dalle loro caratteristiche, senza snaturarle".
Ecco, riallacciandosi a questa qualità di Mihajlovic: a breve la Samp potrà contare in avanti su Muriel e Eto'o a pieno regime, su Correa e Okaka, con un Eder insostituibile. Crede che il mister abbia già un'idea sul come sfruttare questo parco attaccanti?
"Se c'è una cosa che credo non spaventi nessun allenatore penso sia l'abbondanza, soprattutto in attacco. Io posso dare la mia opinione, poi è ovvio, 'ubi maior minor cessat', quindi è evidente che facciano testo solo le opinioni di Mihajlovic. Io credo che una volta che Muriel ed Eto'o avranno guadagnato non dico il 100%, ma almeno il 90% della condizione, la Samp ne gioverà in maniera incredibile. Sono due grandi giocatori, non si possono discutere. Ora Muriel ha la possibilità di dare il massimo in una squadra che vedo ritagliata apposta per lui. Non dimentichiamoci poi la questione relativa ad Okaka, che penso la Samp dovrà affrontare, perchè questo giocatore è stato protagonista di un girone di andata molto importante, però non segna. In proiezione futura le mosse della Samp sono state azzeccate, ora però bisogna avere la pazienza di attendere che sia Eto'o che Muriel raggiungano la migliore condizione".
A Genova è circolato spesso il nome di Di Francesco, come sostituto di Mihajlovic in caso il mister decida di affrontare nuove sfide. Lei come valuta questo allenatore?
"Di Francesco, come come Montella e lo stesso Mihajlovic, è uno degli allenatori destinati a movimentare le cronache del mercato estivo. Credo che se Mihajlovic dovesse andare via, e metto un 'se' grande davanti a questa afferamazione, un candidato non dico naturale ma eccellente è Di Francesco. Questo è un tecnico bravissimo, mi piace il suo spirito, il modo in cui fa giocare il Sassuolo, la valorizzazione dei giocatori italiani. La sua squadra è una compagine che se la gioca con chiunque, su ogni campo, e soprattutto cerca di ottenere il risultato con il gioco. Ha maturato un' esperienza importante in questa piazza, che ha sempre permesso agli allenatori di emergere, basti pensare ad Allegri, e sarebbe sicuramente all'altezza della situazione in caso dovesse approdare alla Samp".
Demiurgo di tutti questi movimenti, il presidente Massimo Ferrero: che opinione si è fatto di lui?
"Non ho la fortuna di conoscerlo personalmente, quindi la mia impressione è quella che ricavo vedendolo da fuori ed impazzendo per l'imitazione di Crozza, di cui sono un fedelissimo ammiratore (ride, ndr.). Credo che Ferrero sia un personaggio pirotecnico, penso che questo sia l'aggettivo che meglio si adatta all'uomo e al suo modo di manifestare i suoi pensieri, ma ritengo anche che piaccia molto la sua franchezza, la sua spontaneità, E' una ventata di aria fresca in un calcio, come quello italiano, molto stereotipato, dove pullulano personaggi banali. Ferrero è esattamente l'opposto. Intanto mi sembra che il suo entusiasmo nei confronti della Sampdoria abbia dato una visibilità mediatica che certamente penso faccia piacere ai tifosi blucerchiati. Quando si va davanti a una platea di 11 milioni di spettatori, come nel caso di San Remo, a cui Ferrero ha partecipato con grande spontaneità, l'immagine del club non può che ottenerne buoni risultati. Giudico positivamente l'avvento di Ferrero nel calcio italiano, ma credo che soprattuto lo giudichino positivamente i tifosi della Samp, perchè al momento sta parlando con i risultati. Non so in quanti potessero immaginare, all'avvento di Ferrero, che la Samp si sarebbe battuta per centrare l'Europa dopo 24 partite".
Lei crede che la Samp possa raggiungere l'Europa?
"Dipende soprattutto dall'incidenza delle fatiche europee sulle dirette rivali. E' chiaro che giocare il giovedì in Europa League, come è capitato alle nostre 5 squadre ieri, comporta un dispendio enorme di energie. Affrontare una trasferta, rientrare e non potersi allenare il venerdì, avere subito la partita alle porte incide sulla preparazione di una squadra. La Samp ne deve approfittare. Poi la situazione è molto equilibrata, bisogna anche tenere conto del fattore Coppa Italia e quello Europa League,perchè chi la vincerà si qualificherà direttamente alla Champions. C'è una concatenazione tale di fattori che fa pensare che la Samp se la possa e se la debba giocare,ed è a questo che devono puntare Mihajlovic e i suoi giocatori".
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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