Borussia Dortmund e Atalanta si sfideranno nei sedicesimi di Europa League. Un gran bell'accoppiamento, con una squadra, quella giallonera, che per anni ha dimostrato in ambito continentale di avere il calcio più propositivo e divertente, crescendo molti giovani sin dalle proprie giovanili. Quella nerazzurra deve, invece, fare di necessità virtù. Qualche prodotto di Zingonia, un allenatore che è cresciuto con una filosofia ben precisa, la capacità di giocarsela con quella sfrontatezza tipica dei debuttanti che hanno poco e nulla da perdere.

Non è una partita scontata, sebbene possa sembrarlo. Perché se la logica dice, tranquillamente, che il Borussia è molto più forte, più abituato a certi palcoscenici, con calciatori di livello mondiale come Gotze o Reus, passando per Aubameyang, la verità è che un minimo barlume di speranza c'è. Perché l'APOEL, per dirne una, è riuscita a sopravvivere andata e ritorno, ottenendo due pareggi. Lo Schalke 04 teneva fede al proprio nome perdendo 4-0 nel primo tempo, ribaltando la gara nella ripresa fino al 4-4 finale. Si tratta di evidenti falle nel sistema che denunciano come il passaggio dello scorso anno, perdendo Tuchel, non sia stato ancora metabolizzato.

Nemici-amici, Atalanta e Borussia, lo sono sempre stati. Il triangolare 1992 con la Juve è la prima riprova, nel giorno più importante della bandiera per antonomasia, Glenn Peter Stromberg. Il ritiro dello svedese venne salutato proprio con i teutonici - vittoria, gol di Poloni - e ciclicamente i gialloneri fanno visita agli orobici. Altro "Bortolotti" in bacheca, l'1-1 siglato da Saudati (e Amoroso), oltre all'amichevole di agosto, ad Altach, finita 1-0 per l'Atalanta. Un rapporto che va oltre il rettangolo di gioco, con qualche amicizia fra i dirigenti. E l'intenzione di regalare una bella partita a metà febbraio.

Sezione: Altre news / Data: Mar 12 dicembre 2017 alle 08:00 / Fonte: Andrea Losapio - TMW
Autore: Simone Franzini
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