"Alessandro Diamanti merita palcoscenici migliori della Serie B”: si conclude con queste parole pronunciate da Bruno Tedino nel giorno della sua presentazione come nuovo allenatore del Palermo l’avventura del fantasista toscano in rosanero. Un’avventura, quella dell’ex Livorno, nata dalla volontà dello stesso Alino di rimettersi in gioco dopo che le parentesi con Fiorentina, Watford e Atalanta avevano dimostrato come la scelta del febbraio 2014 di lasciare la Serie A per il Guangzhou Evergrande fosse stata la più sbagliata per la sua carriera. Da quell’inverno di oramai tre anni fa Diamanti è sempre più apparso come l’ombra del talento che aveva incantato con giocate di primissimo livello tutta Italia con le casacche di Livorno, Brescia e Bologna.

Palermo doveva essere l’occasione del rilancio, con indosso i galloni del leader. La stagione però si è conclusa nel peggiore dei modi e oggi per il 34 trequartista di Prato arriva anche la messa alla porta del club rosanero. Come ripartire adesso? Da dove farlo? Dall’Italia o da un altro campionato? Difficile ancora capirlo, ma rimane tutto nella regola. In fondo l’imprevedibilità di Diamanti può raggiungere ogni livello.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Mer 28 giugno 2017 alle 19:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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