Duvan Zapata, attaccante dell'Atalanta tra le noti più positive della prima parte di campionato, ha rilasciato una lunga intervista a SportWeek ripercorrendo alcune fasi della propria carriera: "Perché non sono mai andato oltre gli 11 gol nelle 5 stagioni di A? Bella domanda. Ho sempre cercato di fare del mio meglio, ma mi sono dovuto adattare a un gioco diverso da quello a cui ero abituato prima. Le cose, però, vanno sempre meglio. Se ho rimpianti nell'aver scelto nel 2013 il Napoli rispetto al Sassuolo? No, tanta roba giocare con gente come Higuain, Hamsik e Mertens. E quando ci fu spazio segnai quasi sempre. Benitez mi rispettò e col Pipita fu uno spettacolo. Il ritorno nel 2017 (dopo due stagioni a Udine e prima del trasferimento a Genova, ndr) fu invece un momento non semplice. Mi allenavo con chi doveva partire. Il presidente voleva cedermi alle proprie condizioni, per fortuna trovò l'accordo con la Samp dove mostrai le mie qualità con il lavoro di Giampaolo.

L'Atalanta? Con Gasperini ho dovuto cambiare nuovamente modo di giocare: mai spalle alla porta, se c'è spazio devo attaccare la profondità. Gomez, da centrale, ha un ruolo diverso da Quagliarella. Anche per questo ho più chance. La squadra del cuore? Da piccolo il Barça, poi ne avevo una per ogni Paese: l'Inter in Italia, il Bayern in Germania, in Inghilterra l'Arsenal per Henry. Ecco, se un giorno dovessi cambiare mi piacerebbe proprio la Premier".

Sezione: Altre news / Data: Mar 08 gennaio 2019 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print