Il suo addio, forse, c'è già stato. Perché per Gianpaolo Bellini, diciotto anni da professionista sempre nella sua Atalanta, quello di domenica sarà il ricordo più agrodolce della sua vita. Ultima partita, ultimo rigore, anche ultimo gol, quattro anni dopo l'ultimo: il diagonale con il Napoli, al San Paolo, aveva concesso alla squadra di Colantuono una salvezza pressoché certa nonostante i sei punti di penalizzazione, il rigore tirato sotto la Nord - per un intervento decisamente maldestro di Danilo - vale forse ancora di più, sebbene l'Atalanta si fosse già guadagnata due settimane prima la permanenza in Serie A.
Così Bellini contro l'Udinese ha probabilmente detto addio. Al campo, perché in dirigenza, all'Atalanta, ci rimarrà, un po' come farà Totti al termine del suo attuale-prossimo contratto con la Roma. Quattro anni e ancora un ruolo da inquadrare per chi, nato in un luogo di frontiera come Sarnico (a un ponte dalla provincia bresciana), ha dedicato tutta la sua vita alla causa nerazzurra, con alti e bassi. E un solo rimpianto, quell'Europa che ha sempre e solo sfiorato.

Sezione: Altre news / Data: Ven 13 maggio 2016 alle 08:00
Autore: Twitter @tuttoatalanta / Twitter: @tuttoatalanta
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