Queste le parole di Federica Paleni la 19enne colpita da una bomba carta durante gli scontri degli ultrà nella partita tra Atalanta e Verona dello scorso Aprile, questo un estratto della sua intervista rilasciata a L'Eco Di Bergamo: "Erano gli attimi prima dell'inizio della partita, dovevo dirgermi verso i Distinti Nord, ma si sentiva che c'erano gli scontri. Così, io, mia zia e mia cugina abbiamo preferito evitare Viale Giulio Cesare. Di solito gli attacchi degli ultrà nerazzurri arrivano da lì. Mentre stavamo costeggiando l'antistadio del settore ospiti, dove si trovavano i veronesi, ho sentito i poliziotti che urlavano: "Attenzione, stanno lanciando, via, via!". Ero rimasta un po' indietro rispetto a mia zia e mia cugina. Ho tentato di scappare, ma ho sentito uno scoppio che mi ha frastornato per qualche secondo. Ho sentito un forte dolore alla schiena e mi sono detta: "Mi sa che mi hanno colpito perché sento male". Ho poi capito che era una bomba carta lanciata dai veronesi".

Rischiare l'incolumità per una partita di calcio?
"Penso che sia assurdo che tu parta per andare allo stadio a tifare la tua squadra e rischi di finire in ospedale. Dovrebbe essere una giornata di svago, non concepisco chi va allo stadio per fare la guerra".

Sezione: Altre news / Data: Ven 29 agosto 2014 alle 21:00
Autore: Twitter @tuttoatalanta / Twitter: @tuttoatalanta
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