Lunga intervista concessa ai taccuini della Gazzetta dello Sport da Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta che ha analizzato il campionato appena concluso al quarto posto in classifica: "La svolta è stata il successo col Napoli alla settima, ma alcuni giovani li avevo già lanciati la settimana prima col Crotone. Per esempio Petagna, in partenza quarta punta. Esonero? Non ci pensavo. Sapevo di essere incappato in un misto di sfortuna ed episodi. La critica su di me era feroce, ma l’anno scorso questa squadra a un certo punto aveva fatto sei punti in 14 partite. Noi alla sesta avevamo sei punti ed eravamo in linea con l’obiettivo di una salvezza tranquilla. Mi ha lasciato perplesso che la vittoria di Crotone, quella che ci ha portato a quota sei punti, non abbia rasserenato la città".

Sul giovane che l'ha sorpreso di più, questa la risposta di Gasp: ".All’inizio il più pronto era Kessie, l’avevo già visto a Cesena in B, dove aveva fatto un campionato importante, e da subito avevo deciso di partire con lui. Altri hanno avuto un’evoluzione superiore perché partivano da una base più bassa. Se devo fare un nome, dico Cristante, un italiano un po’ sparito, arrivato a gennaio per sostituire Gagliardini. Cristante ha fatto un finale di stagione notevole".

Infine, sulla possibilità di guidare la Juventus in futuro: "Non più, oggi la cosa non è realizzabile, ma sono molto felice lo stesso. Credo di essere in una società top, che aveva bisogno di alzare il livello della squadra. L’Atalanta non ha nulla da invidiare a nessuno per consistenza e capacità della presidenza, per organizzazione e strutture".

Sezione: Altre news / Data: Mer 31 maggio 2017 alle 00:00
Autore: Twitter @tuttoatalanta / Twitter: @tuttoatalanta
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