Giampiero Ventura è riuscito lì dove altri suoi predecessori avevano fallito. Coinvolgere società che cercano di lottare per i propri obiettivi a concedere giocatori - con possibili infortuni annessi - a degli stage, durante la stagione, rinunciando ad allenamenti nel centro sportivo di riferimento. Al di là delle polemiche nate da chi cerca di raggiungere un posto storico (come Gasperini per l'Atalanta) la soluzione fa crescere enormemente calciatori che, fino a poco tempo fa, non pensavano certo di potere essere chiamati. Il simbolo è Roberto Gagliardini, divenuto in una manciata di partite da oggetto misterioso a titolare fondamentale dell'Inter, grazie alle giocate sempre pulite e una padronanza del corpo che fa invidia a molti colleghi più rinomati.

Lo stage però aiuterà anche Ventura a conoscere molto bene alcuni ex colleghi del centrocampista interista. Andrea Conti è uno dei papabili per la prossima tornata di convocazioni, Spinazzola è valutabile - ma potrebbe saltare un giro - e poi Caldara: con la BBC ampiamente over 30 (Bonucci, il più giovane, li compirà il prossimo 30 maggio) i difensori centrali diventano merce rara e imprescindibile.

Infine Domenico Berardi, perché Ventura punta molto su di lui e l'intenzione è quella di affidargli un ruolo sempre più presente, a distanza di qualche stagione dalla sua esplosione. Perché la sua crescita è stata arrestata sì dagli infortuni, ma da qualche errore comportamentale di troppo, come la mancata risposta alla chiamata dell'under19 o l'infortunio - che Conte pensò tattico - in vista di una convocazione con la nazionale italiana. A posteriori si può ben pensare che non fu certo una scelta lungimirante.

Sezione: Altre news / Data: Mer 22 febbraio 2017 alle 18:00
Autore: Twitter @tuttoatalanta / Twitter: @tuttoatalanta
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