Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha parlato a Radio Rai Uno nel corso di "Radio Anch'io Sport": "Bergamo è un campo difficile per tutte le squadre e quando vengono le grandi c'è un attenzione e un'atmosfera particolari che permettono ai calciatori di fare prestazioni come quella di ieri. Rischiato di non chiudere il match? Io ero molto preoccupato. Quando c'è stato il rigore all'inizio del secondo tempo, mi pareva incredibile di essere 1-1 dopo il primo tempo che avevamo giocato. Lì è stata la forza della squadra: aver continuato a giocare nonostante il pari. Influisce l'inizio anticipato? Dal punto di vista fisico no, ma dal punto di vista delle motivazioni, essere usciti in quel modo, ci ha segnato sotto il punto di vista psicologico. Abbiamo lavorato molto per giocare l'Europa League e uscire a inizio stagione aveva lasciato qualche strascico.

Dalla salvezza all'Europa? E' un campionato molto equilibrato e difficile, non lo dico tanto per dire. La classifica è cortissima. Noi eravamo quartultimi e in un mese abbiamo ribaltato il campionato. Molte squadre si sono rinforzate e quelli che sono gli obiettivi reali lo vedremo più avanti. Il mercato dell'Atalanta? Ne discutiamo spesso in società. L'Atalanta si è proposta, con gli investimenti nelle strutture e nei giovani, facendo un percorso diverso rispetto agli altri. Noi abbiamo perso 8 titolari in un anno e mezzo. E' presto per prendere nuovi giovani dal settore giovanile perché siamo ai diciottenni. L'Atalanta deve essere competitiva per valorizzare i calciatori ed è una difficoltà che abbiamo. Ogni anno ci ritroviamo a ricominciare da capo. Gol dei difensori? Sono bravi loro ed è bravo Ilicic a crossare. I giocatori sono bravi a inserirsi e ci lavoriamo molto. La cosa più importante però è come viene calciata la punizione o il corner e Gomez con Ilicic sono due specialisti a livello nazionale.

Play off in Serie A? Non penso che le grandi squadre come la Juve e le big amino pensare a una soluzione come questa. Penso che sarebbe opportuno pareggiare le risorse per le squadre come l'Atalanta ad esempio, soprattutto rispetto alle grandi. Non ottenere niente dai nostri successi, non ci permette di alzare l'asticella. Cosa andò male all'Inter? Erano altri momenti, sono passati molti anni. Non era forse il momento giusto per arrivare su quella panchina. Adesso stanno facendo un buon lavoro. Spalletti ha dato continuità ai risultati. Non si può dire che non c'è continuità. Juve e Napoli le vincono tutte e anche quando fai un buon percorso come quello interista, è difficile da valutare se si paragona a quello dei bianconeri e degli azzurri. Mancini? E' un difensore moderno che ha tanti margini di miglioramento. Adesso si arriva in Nazionale molto in fretta e lui ha grandi potenzialità. Deve migliorare in continuità e deve migliorare da un punto di vista fisco. Ha doti importanti e spero che la convocazione possa permettergli di migliorare ancora anche se credo che ci sia molta fretta anche in chiave azzurro.

Ronaldo? A parte l'aspetto tecnico, visto che è straordinario, soprattutto nel tiro, è un bell'esempio per tutti. Sia per come lavora che per come si comporta in campo. Avevamo bisogno di un campione del suo livello nel nostro campionato. Gagliardini? Non è stata la migliore partite della squadra, però la domenica prima aveva fatto due gol. Lui è l'esempio dei giovani che quando arrivano in squadra blasonate come l'Inter, hanno probabilmente bisogno di una maturazione per arrivare al top. Le dimissioni di Ventura? L'ho incontrato alla sua prima partita al Chievo. Per lui era una grande occasione per rientrare dopo le polemiche. Quando si sposa una causa del genere si deve guardare avanti anche in prospettiva al di là dei risultati. Io spero che ritrovi la voglia di lavorare anche nei momenti peggiori. La panchina d'oro? Va sempre a chi vince il campionato. Penso che finirà di nuovo nelle mani di Allegri come negli ultimi anni".

Sezione: Altre news / Data: Lun 12 novembre 2018 alle 20:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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