Per fortuna della Juventus le partite contro il Genoa sono soltanto due in stagione. Se l'andata aveva sancito il primo stop dopo otto vittorie consecutive, stavolta arriva la prima sconfitta in campionato. A sorpresa, perché se era lecito aspettarsi una Juve con la pancia piena, dall'altra parte c'era un Genoa incapace di segnare nelle ultime tre partite, due delle quali contro le ultime due della classe.

RONALDO RIPOSA -Dopo le emozioni e le energie spese in Champions League, Allegri mischia le carte: Ronaldo non convocato e lasciato a ricaricare le pile, panchina per Chiellini e Matuidi. Avanti col 3-5-2 e il tandem Dybala-Mandzukic davanti come ai vecchi tempi mentre a difendere i pali il grande ex Mattia Perin. Prandelli cambia poco rispetto al ko di Parma: torna Radu fra i pali e Rolon prende il posto di Bessa, autore del gol del pari nella partita d'andata.

PERIN E IL VAR SALVANO LA JUVE - Primo tempo senza emozioni, se non procurate dal VAR: il rettangolo di gioco porta solo a un intervento dei portieri, quello di Perin su un tiro ravvicinato di Sanabria dopo 17 minuti. Il Genoa è ben disposto in campo e una Juventus decisamente meno affamata del solito ne agevola il compito. Poco prima della mezz'ora altro sussulto per i rossoblù: Romero prende il palo, l'azione prosegue, Kouamé di testa trova il braccio di Cancelo e l'arbitro Di Bello concede il rigore. Il Video Assistant Refree evidenzia però come anche l'ivoriano abbia toccato il pallone di braccio. Tutto annullato. Sempre il VAR qualche minuto dopo dice no a Mandzukic a terra dopo un contatto con Lerager, ma in questo caso la tecnologia conferma la decisione già presa dall'arbitro.

DYBALA, URLO STROZZATO - Alla prima indecisione del Genoa, al 56', arriva il gol della Juventus: pasticciano due difensori, Cancelo ne approfitta e vola sul fondo mettendo a centro area per Dybala. Il tiro dell'argentino piega le mani di Radu ma l'argentino è in fuorigioco. Provvidenziale ancora una volta il VAR e l'ambiente di Marassi si carica.

I CAMBI DELLA SVOLTA - La svolta arriva con i cambi di Prandelli: al 60' Pandev prende il posto di Sanabria, dieci minuti più tardi Sturaro rimpiazza Lazovic. Proprio l'ex juventino, al centro di polemiche e ironie per il suo ritorno al Genoa per la cifra di 16,5 milioni si prende la sua rivincita: riceve palla dal limite dell'area da Pandev e trova l'angolino più lontano, complice un Perin non irreprensibile. L'esultanza c'è eccome, in barba alla discutibile moda dell'autocensura in rispetto dei vecchi tifosi. All'81' è Pandev a prendersi la scena, ricevendo da Kouamé e icrociando il pallone, indirizzandolo ancora nell'angolino basso alla sinistra di Perin. È 2-0, meritato.

SCONFITTA INDOLORE - Per gli uomini di Allegri il vantaggio sul Napoli resta considerevole, a prescindere da quello che succederà questa sera al San Paolo fra i partenopei e l'Udinese. Per il Genoa una vittoria di prestigio che vale per il morale e per una salvezza che a questo punto è quasi del tutto sigillata.

La sintesi
Sezione: Altre news / Data: Dom 17 marzo 2019 alle 14:35
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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