Il coraggio di scegliere Daniele De Rossi, la famiglia Friedkin ce lo ha avuto. Così come ebbe quello di optare per José Mourinho, d'improvviso, quando nessuno lo avrebbe mai preventivato. Così come ebbe la vorza e i sogni per scegliere prima Paulo Dybala e poi Romelu Lukaku, tanto da prendere un aereo, volare a Londra per caricare il centravanti belga e portarlo nella Capitale. Per questo l'immobilismo generale sulla scelta del direttore sportivo del dopo Tiago Pinto e lo stallo sul rinnovo di DDR stupiscono. E' vero che sono due proprietari del 'fare', padre e figlio, Ryan e Dan. Però è inconcepibile come a gennaio, a febbraio, avessero spiegato che la scelta sull'uomo mercato sarebbe arrivata di lì a breve, invece ad oggi tutto è nelle mani della ad Lina Soloukou e di quello che era il vice di Pinto, Mauro Leo, peraltro pure lui a scadenza. Cosa dovrebbe fare De Rossi di più, poi, per avere una chiamata sul rinnovo? Lui e Ryan Friedkin sono in costante contatto, ma l'allenatore non chiede lumi sul futuro e il presidente clamorosamente non gliene dà. Dunque non è ad oggi solo una questione mediatica: è un tema del quale non stanno parlando. Assurdo. Domani, se c'è una logica nel calcio e nel progetto Roma, i Friedkin chiamano DDR, gli sottopongono un'offerta e nel caso rinnovano.

L'Italia ha trovato il suo centravanti
Poi c'è la vittoria dell'Atalanta, l'impresa che resterà in eterno negli occhi e nei cuori dei tifosi della Dea. Il 3-0 di Anfield contro il Liverpool di Jurgen Klopp, un altro capolavoro di quel mago chiamato Gian Piero Gasperini. Una serata meravigliosa che ci porta una certezza. Luciano Spalletti ha un centravanti. Perché da notti così si esce diversi, più maturi, più grandi, più forti. Già nelle dichiarazioni del post gara, Scamacca sembrava ebbro di gioia, su una nuvola. Mantenga a lungo questa leggerezza, questo status, e finalmente ci toglieremo di mezzo l'arcano dubbio su chi dovrà essere il numero nove titolare a Euro 2024. Gianluca Scamacca a guidare l'attacco azzurro e Mateo Retegui come suo vice, viste le cose straordinarie che sta facendo col Genoa. Perché due gol così, contro Van Dijk, ad aprile inoltrato, sono un segnale pazzesco in ottica Europeo.

Pioli si gioca il futuro in novanta minuti
Del Milan abbiamo avuto modo parlare, del futuro societario, di Comolli, Ibrahimovic, Kirovsky e non soltanto. Però c'è una questione che sarà legata a soli novanta minuti di gara. Il domani di Stefano Pioli. Perché da quella gara dovrà uscire quello che sarà il manico del progetto del futuro: riuscirà a tirar fuori il Milan da una situazione di svantaggio e di difficoltà? E' la metafora di quel che aspetta il club di Via Aldo Rossi in futuro. Non si tratta solo dell'Europa League. E' il dito che rappresenta la luna. Da novanta minuti, passa il futuro di Pioli al Milan.

Sezione: Altre news / Data: Ven 12 aprile 2024 alle 09:00 / Fonte: Marco Conterio per TMW
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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