Prima domanda sugli obiettivi della Roma.
"L'obiettivo è partire forte e fare un buon risultato a Bergamo, sopratutto dopo i risultati della tournée spagnola, la partita di Vigo non mi è piaciuta per niente, per quello voglio una grande prestazione, sono convinto che entreremo in campo con molta determinazione perché affronteremo una grande squadra, per quanto riguarda gli obiettivi generali vogliamo migliorarci giorno dopo giorno".

Che avversario si aspetta di affrontare domani?
"Per la mentalità e la determinazione con cui hanno affrontato le amichevoli mi sembra come se per loro non fosse mai finito il campionato, sono convinto che sarà una partita difficilissima, ma anche loro troveranno contro una squadra che ha voglia di imporre il proprio gioco".

Nella griglia del campionato, nelle prime due file, con il mercato ancora aperto, quali squadre fanno messe?
"Le griglie le lascio fare a voi, è il vostro lavoro, io mi preoccupo di valutare la mia squadra, molte squadre si sono rafforzate, sarà un campionato più equilibrato, ci sarà meno distacco. Squadre come Milan e Inter che sono finite dietro, si sono rinforzate, soprattutto i rossoneri".

Florenzi può essere l'esterno destro alto?
"Non è il giorno giusto per parlare di mercato, è inutile ora. Florenzi può essere un valore aggiunto, non è nelle condizioni per essere convocato ora: deve lavorare sodo, potrei convocarlo con l'Inter. Però è un gran ragazzo, ha voglia di fare ed è un grandissimo giocatore".

Sempre sul mercato: arriverà qualcuno in difesa?
"Al di là del mercato, voglio risposte importanti dai miei giocatori. Il mercato poi è ancora aperto, ci può essere di tutto: non mi piace parlare di un centrale o di altro. Spesso sento pensieri negativi, invece penso e voglio che questa squadra faccia bene"

L'amichevole di Vigo ha spinto indietro la Roma nelle quotazioni.
"La colpa di quei primi 30 minuti è colpa mia. Io devo far sì che la squadra non sia quella. So che siamo a Roma e le valutazioni le fate subito, ma ho scelto di tutelare alcuni giocatori che non potevano giocare partite così ravvicinate. A nessuno piace fare brutte figure e non ne sono certe contento. La colpa è solo mia, dobbiamo cambiare la percezione che diamo di noi. E possiamo farlo da domani. Io sono definito un integralista, invece penso di guardare molto gli altri. Poi, ho delle idee e devo portare in campo le mie idee, non di altri. Sono stato scelto per questo, poi sarà il campo a dare le sue risposte".

Arriva la prima di campionato. Arrivate come avrebbe sperato? E c'è qualcuno che l'ha colpita?
"Non penso di poter parlare dei singoli, perché dipende dal collettivo. Se devo indicare un giocatore con potenzialità enormi, dico Nainggolan. Può esprimersi ancora meglio, mi sorprende sempre in allenamento. In generale, credo che si impari dagli errori: meglio sbagliare tanto in precampionato che in stagione. Adesso si comincia a fare sul serio, chi abbassa il margine di errore diventa una squadra importante. Credo che nel calcio vinca chi sbaglia meno. E noi dobbiamo sbagliare meno".

Sarà il primo anno di De Rossi da capitano e di Totti da dirigente. Cosa si aspetta?
"Di De Rossi ho già parlato in passato. Mi aspetto che sia un leader, esprimendo la sua romanità e il suo desiderio di guidare il collettivo".

Sarri cambiò quasi subito le sue idee sul Napoli. Senza fare paragoni, lei ha in mente un eventuale piano B?
"Questa domanda mi fa sorridere. L'allenatore intelligente è quello che cambia tanto quando vince, ma se perde diventa stupido. Secondo me bisogna modificare quando c'è qualcosa che non va. Mi sembra stupido parlare sin da ora di cambiare un sistema di gioco come il 4-3-3 che ha dato tanto sia a me che alla Roma. Vi fossilizzate troppo sui numeri. Non posso parlare di una squadra che gioca già bene, perché si può fare di meglio. Però mi sembra stupido metterla già in discussione. Se chiedessi la formazione a ognuno di voi, ciascuno mi darebbe una formazione diversa. Andremo avanti col 4-3-3, che è un modulo dinamico. Non è questione di dinamicità, ma di intelligenza. Vi sto facendo capire che, anche guardando al passato, ho cambiato. Perché dovrei farlo dopo 30 minuti di Vigo?".

Tornando a Totti.
"Lavora al mio fianco. E questo è un motivo di orgoglio: è una persona a cui sono molto legato, sono felicissimo di averlo da domani, anzi da stasera, vicino a me".

È soddisfatto nel complesso del lavoro dei suoi giocatori? Cosa manca per la Roma di Di Francesco?
"Mi auguro che arrivi il prima possibile. Dobbiamo migliorare molti meccanismi, in entrambe le fasi. Mi piace la disponibilità della squadra: forse serve più equilibrio nel coniugare le mie richieste con le qualità dei giocatori. Io voglio integrarle in un sistema di gioco organizzato. Poi, tutto può riuscire o meno. Però il pensiero è positivo per quanto visto, tolti ovviamente quei maledetti 30 minuti di Vigo. Ci sarebbe servito un timeout".

Sezione: Altre news / Data: Sab 19 agosto 2017 alle 17:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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