È finita con il punteggio di 2-2 la prima gara ufficiale dell'Atalanta, l'andata del secondo turno preliminare di Europa League contro il Sarajevo. Un risultato che lascia l'amaro in bocca per come è maturato, visto che la Dea aveva chiuso il primo tempo, interamente dominato, con il punteggio di 2-0, grazie alle reti di Toloi e del giovane Mancini. Poi il Sarajevo, sfruttando due disattenzioni della retroguardia bergamasca, ha trovato il pareggio in una manciata di minuti. A niente è servito il forcing finale della Dea a trazione anteriore, con Gasperini che ha mandato in campo Zapata e Tumminello insieme a Gomez e Barrow.

È proprio questo forse il tallone d'Achille dell'Atalanta: i gol degli attaccanti. Se Gomez ha dato comunque il suo apporto (entrambe le reti sono nate da calci da fermo battuti dall'argentino), lo stesso non si può dire delle altre tre punte, in particolar modoBarrow. Il gambiano ha fatto vedere numeri di alta scuola, ma al momento della conclusione non ha mai trovato lo specchio. Pesa tantissimo l'errore fatto nella ripresa, quando il punteggio era ancora di 2-0 per l'Atalanta: Barrow, al limite dell'area piccola, senza nessun difensore del Sarajevo intorno, ha provato una conclusione al volo d'esterno invece di controllare e trovare comodamente la porta. Risultato? Palla quasi in fallo laterale ed il Sarajevo ha trovato in pochi minuti due reti.

La cura potrebbe essere Duvan Zapata, ma il colombiano ancora deve imparare a conoscere i suoi compagni di squadra ed i movimenti che chiede Gasperini: troppo spesso infatti l'ex Sampdoria si è allargato, andando a pestare i piedi sia a Barrow che al Papu Gomez.

Sezione: Altre news / Data: Ven 27 luglio 2018 alle 00:30 / Fonte: TMW
Autore: Twitter @tuttoatalanta / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print