Alejandro Gomez è sbocciato a gennaio. Nonostante una strapotenza fisica e tecnica già vista nel girone d'andata - anche nelle partite peggiori - l'argentino ha trovato ora una regolarità realizzativa che mai aveva avuto nella sua esperienza italiana, nonostante una lunga militanza tra Catania e Atalanta, appunto. Undici reti in tredici partite, con la tripletta rifilata al Genoa che sembra incoronarlo come uno dei migliori giocatori di questo torneo, tanto da rivoltare come un calzino anche le gare più difficili, pur non brillando sempre. Perché nell'ultimo periodo, pur segnando tanto, Gomez è stato braccato più spesso dai suoi avversari, sporcandogli linea di assist e raddoppiandolo spesso. Poco male perché, pur meno in grado di inventare, ha più lucidità sotto rete.

E ora? Lui vuole un salto in una big ma, come per Gasperini, bisognerà capire se l'intenzione dei grandi club è quella di puntare su di lui. Perché la Juventus appare molto complicata, la Roma potrebbe pensarci ma ha comunque già due interpreti di valore (che vanno spesso in panchina come Perotti ed El Shaarawy), mentre l'Inter dovrà capire se puntare su campioni più esperti. Il Napoli dovrà risolvere con Mertens e Insigne, eventualmente, invece il Milan sarà da valutare sia con la nuova proprietà, sia per i rapporti con Giuseppe Riso: Gomez ha cambiato da poco procuratore, ma se dovesse guadagnare l'Europa League con l'Atalanta potrebbe anche evitare di andarsene.

Sezione: Altre news / Data: Lun 03 aprile 2017 alle 20:00 / Fonte: Andrea Losapio - TMW
Autore: Redazione TA Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print