L'Atalanta è a un bivio. Ma non solo lei. Perché dopo aver ceduto Andrea Conti e Franck Kessie, nell'undici titolare della scorsa stagione, potrebbe esserci nuovamente un piccolo strappo. Non quello per Leonardo Spinazzola, perché la mancata convocazione per la sfida contro la Roma - oramai più che probabile - rappresenta un'ammissione di colpa, un possibile e prospettato addio nel corso delle ultime due settimane di mercato. Insomma, Spinazzola ha rifiutato un'offerta da 500 mila euro all'anno per questa stagione - fino al 30 giugno del 2018 - che raddoppiava l'ingaggio attualmente percepito. L'idea però è che, a ventiquattro anni, Spinazzola voglia monetizzare per non rischiare di ritornare in un semi anonimato: se qualcuno gli avesse chiesto a ottobre scorso (e qualcuno lo ha fatto) se pensava alla Juventus, si sarebbe fatto una grassa risata. Insomma, se l'è fatta, salvo poi esplodere definitivamente.

L'idea è che però la Juventus abbia sbagliato due valutazioni su due, due previsioni su tutta la linea. La prima è quella di Spinazzola, appunto, che oramai era in orbita Juventus come un'altra decina di giocatori pronti a esplodere ma che, alla fine, non lo fanno mai. E poi per Caldara, perché l'intenzione era quella di sostituire Barzagli nel 2018, ma poi ha avuto il caso Bonucci da Oporto: allontanare più in là i problemi del difensore (e della retroguardia) ha fatto perdere tempo e anche intenzione, con il prestito biennale di Caldara che assomiglia tanto a una toppa totalmente sbagliata. Insomma, la Juventus rischia di spezzare gli accordi con l'Atalanta e, più in là, i rapporti fra i club, sempre ottimi sin dai tempi di Peluso e Padoin.

Sezione: Calciomercato / Data: Ven 18 agosto 2017 alle 10:00 / Fonte: Andrea Losapio - TMW
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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