Parto subito dicendo che l'unica nota positiva di questa giornata è il punto guadagnato sull'intoppo di Cagliari e il mezzo passo falso di Cesena. I bianconeri sembravano spacciati ma sono a quattro punti dall'Atalanta come la squadra di uno Zola in bilico a Cagliari.

Il cambio in panchina è stato un fulmine a ciel sereno forse scagliato per accontentare un'opinione pubblica che da un giorno all'altro è passata da "Colantuono deve andarsene" a "Povero Colantuono, non si meritava un trattamento del genere". Il tecnico di Anzio aveva dato un buon imprinting alla squadra che nel primo tempo contro la Sampdoria e nel primo contro la Juventus e in altre diverse occasioni aveva dimostrato una sua identità. 

Reja ha portato entusiasmo e una forte scossa all'ambiente, non poteva cambiare radicalmente il modulo e bisogna considerare che ha iniziato con l'assenza di alcune pedine fondamentali. Zappacosta che oggi poteva essere al posto di Emanuelson e Maxi Moralez sulla sinistra al posto di Boakye. 

Pinilla ha raccolto l'unico cross degno di tale nome da Carmona e l'ha indirizzato in porta senza fortuna, unico tiro in porta in novanta minuti. Difesa del Parma ermeticamente chiusa e difficoltà per gli inserimenti palla al piede. Atalanta dunque che sta lavorando per arrivare all'obiettivo stagionale mai più desiderato come quest'anno: la salvezza. 

I paragoni tra Reja e Colantuono sono già iniziati ma il tecnico ex-Lazio è nel pieno del processo di trasformazione. Già contro l'Udinese vedremo la nuova Atalanta? Cesena e Cagliari sono dietro l'angolo... 

 

Colantuono Stefano - EMPOLI-ATALANTA SERIE A 13a GIORNATA - Empoli (FI) 30.11.2014 - Stadio Carlo Castellani
© foto di Federico De Luca
Sezione: Copertina / Data: Dom 08 marzo 2015 alle 19:45
Autore: Matteo Mongelli / Twitter: @mongellimatteo
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