Seconda partita di campionato e primi tre punti stagionali. Il Cagliari crea e l'Atalanta nelle due uniche azioni segna, questo è il solito alibi che i tifosi legati ad un gioco troppo offensivo si danno. Probabilmente non hanno visto le cinque azioni da gol create dai ragazzi di Colantuono: le due reti, il palo sfiorato da D'Alessandro, il tiro di Boakye dai 20 metri e il tiro di Estigarribia messo in angolo dal difensore. 

E' vero, dopo il gol la linea di centrocampo distava di una decina di metri da quella difensiva, ma quando una squadra attacca a pieno organico è normale che possa giocare difendendosi. Finalmente abbiamo visto un'Atalanta cinica, un'Atalanta di buona corsa e propositiva in attacco. Dramè padrone indiscusso della fascia e gli attaccanti pronti a ricevere.

D'Alessandro promosso tatticamente, ma ha rischiato grosso ad inizio primo tempo, l'arbitro ha chiuso un occhio è vero e Colantuono ha deciso subito di toglierlo inserendo un Raimondi che veste perfettamente l'abito chiamato "lavoro duro". Difesa impenetrabile anche se Zappacosta è stato protagonista di qualche sbavatura. Il Cagliari meritava il pareggio, questo va ammesso, ma finché non si segna le occasioni create possono anche essere infinite che il risultato non cambia. 

Altra nota negativa, se così proprio vogliamo chiamarla, è il primo gol stagionale subito dall'Atalanta, entrambi gli episodi dubbi non erano da considerare calci di rigore. Giusta l'ammonizione di Ibarbo sul presunto contrasto con Sportiello e non era da considerare falloso l'intervento di Cherubin in area. Se quel rigore non fosse stato fischiato la porta restava inviolata, ma come ha detto Colantuono venerdì in conferenza stampa: "Preferisco prendere gol ma averne segnati due e vincere la partita", profetico. 

L'abbraccio tra tutti i giocatori a fine gara è sintomo di quanto questo gruppo sia determinato a fare bene, il primo successo stagionale è arrivato, i giovani rispondono molto bene alla Serie A, Colantuono ha dichiarato che chiuderà la carriera a Bergamo. Chi ben comincia è a metà dell'opera, ma piedi per terra e subito testa alla Fiorentina.

Dramè
© foto di atalanta.it
Sezione: Copertina / Data: Dom 14 settembre 2014 alle 23:00
Autore: Matteo Mongelli / Twitter: @mongellimatteo
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