Una mezz’ala con il vizio del gol. Questo era Adriano Bassetto, centrocampista nerazzurro per quattro anni, dalla stagione 1953-54 alla stagione 1956-57. Bassetto nacque a Vicenza l’8 settembre del 1925. Inizia a giocare sui campi di periferia ma a poco a poco riesce a fare valere le sue qualità e approda al Siena nel 1941. In due anni con la maglia bianconera giocò 17 partite e segno tre reti. Nel 1944, in piena guerra mondiale, disputò il campionato di Guerra con il Vicenza. Due campionati, 28 gare e 10 gol. Con la fine del conflitto, e la ripresa delle attività agonistiche, tra cui il campionato di Serie A, l’allora 20enne vicentino si trasferì alla Sampdoria, una neonata del calcio italiano. Con la maglia della seconda squadra di Genova, segna il suo primo gol in Serie A, il 22 settembre, nella partita persa 3-1 contro la Roma.

Quella marcatura ha un valore storico anche per i tifosi della Samp, in quanto fu il primo gol ufficiale della nuova squadra. Restò sulle coste del Mare Ligure per ben 7 anni, in totale, collezionando 196 presenze e realizzando 92 gol. Nella stagione 1953-54 si trasferì a Bergamo per indossare la maglia nerazzurra. In maglia orobica ricevette la sua prima convocazione in nazionale, debuttando il 5 dicembre 1954 nella vittoria degli azzurri per 2-0 contro l’Argentina. Quattro anni sotto l’occhio della Dea, 125 presenze e 56 gol, per diventare il terzo miglior marcatore della storia orobica, dietro al grandissimo Severo Cominelli e a Cristiano Doni. Ormai 32enne lascia Bergamo per giocare una stagione con il Vicenza in Serie A, poi disputa cinque stagioni con la maglia della Lucchese, tre di serie C e una di Serie B, senza mai perdere il vizio del gol (100 presenze, 28 gol).

Prima di ritirarsi, indossa la maglia del Cesena per due volte nella stagione 1962-63. Pur non avendo mai militato in formazioni di prima fascia è sicuramente tra le mezze ali più prolifiche della storia del calcio italiano, figurando tra i migliori cannonieri per oltre dieci stagioni consecutive. Bassetto detto "Nane" (una volta, in Lombardia, era convinzione comune che i veneti avessero tutti quel nomignolo), a oggi, è al 23esimo posto della classifica marcatori Serie A di tutti i tempi. Alle sue spalle grandi campioni come Sivori, Pulici, Pruzzo, Rivera. Dopo la breve parentesi di allenatore, nella stagione 1974-1975, si defila dal mondo del calcio. Ci ha salutato definitivamente il 12 ottobre 1999 a Genova, da sempre la sua seconda casa.

Sezione: Altre news / Data: Sab 11 aprile 2015 alle 18:00
Autore: Giuseppe Opromolla
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