Per tanto tempo il giocatore con il maggior numero di presenze con la maglia atalantina, Stefano Angeleri ha indossato per 11 anni la casacca nerazzurra.
Nato il 26 agosto del 1926 a Castellazzo Bormida, piccolo comune della provincia di Alessandria, Angeleri è stato un centrocampista dai piedi buoni e dall’ottima visione di gioco. Il fisico non era dalla sua parte, una corporatura gracile, ma da tutti apprezzato per la generosità e la dedizione in campo. Muove i suoi primi passi nel mondo del calcio nei campionati dilettantistici del Piemonte tra Ovada, Acqui e Voghera. Due anni alla Juventus, collezionando 47 presenze e realizzando 2 gol, tutti nella prima stagione. Nel 1949, a 23 anni, si trasferisce a Bergamo per dare vita ad una lunga carriera in maglia nerazzurra che si concluderà nel 1960.

Undici stagioni con la maglia della Dea (inizialmente destinazione provvisoria per il mediano piemontese ma che a poco a poco divenne una pedina fondamentale) per un totale di 317 presenze  e due gol. In quegli anni diventò il simbolo dell’Atalanta e fu soprannominato “il gabbiano” per il suo strano modo di correre con le braccia allargate, quasi avesse le ali. Pur avendo giocato nella Juventus non ha mai vinto la serie A, in compenso con la maglia nerazzurra conquistò il campionato di Serie B del 1958-59.  Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo rimase nel mondo del calcio. Divenne allenatore, iniziò con le giovanili dell’Atalanta, poi la prima squadra bergamasca per tre anni, dal 1966 al 1969. Alleno il Parma nel campionato di Serie D ottenendo la Promozione in C nella stagione 1969-70. Concluse la sua carriera in categorie minori.
Dopo tanti anni dedicati alla Dea e al mondo del calcio, Stefano Angeleri ormai 85enne segue da lontano le gesta della sua Atalanta.

Sezione: Gli eroi della Dea / Data: Lun 05 settembre 2016 alle 12:00
Autore: Giuseppe Opromolla
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