MARCHETTI 7.5: Chiude la porta sul colpo di testa di Migliaccio, poi devia in corner la girata da centravanti di Biava. Il capolavoro al 42’. Gomez conclude di prima intenzione, lui gli risponde con una parata da fenomeno: a mano aperta e in controtempo. Istinto da felino. Nella ripresa viene salvato dal palo, poi non può nulla sull’incornata di Biava.

BASTA 6.5: Uno dei migliori, difficile vederlo sbagliare una partita. A prescindere dal risultato e dalla prestazione di squadra. Si sovrappone, arriva sempre sul fondo, mette dentro cross insidiosi. La Lazio sfonda sempre dalla sua parte. Un motivo ci sarà.

MAURICIO 5.5: Sportellate - e gomitate - con un armadio come Pinilla. Prova sempre l’anticipo. In alcuni frangenti dovrebbe temporeggiare. È un contrasto duro su ogni pallone, salva su una conclusione dal limite, poi rischia il pasticcio con uno scivolone quasi a ridosso dell’area di rigore. Si fa bruciare da Biava sull’angolo dell’1-0 atalantino. Provvidenziale sulla ripartenza di Carmona quando evita il raddoppio avversario.

CIANI 5.5: Anche per lui è una lotta continua. Viene ammonito nel tentativo disperato di fermare D’Alessandro in contropiede. Ci mette il fisico, a volte non basta.

RADU 5: D’Alessandro è il più attivo degli uomini di Reja, gioca sulla sua fascia. Non gli prende mai le misure. Impacciato, regala a Pinilla un pallone che poteva diventare letale. Braafheid gli dà il cambio.

Dal 68’ BRAAFHEID 6: Pioli ha bisogno di terzini che spingono per recuperare il risultato. Ma la Lazio continua a sviluppare il gioco dalla parte opposta.

CATALDI 5.5: Va in difficoltà sul ritmo dei centrocampisti nerazzurri. È bravo ad abbassarsi tra i centrali di difesa e a sventare in almeno un paio di situazioni pericolose nel primo tempo. Non riesce però a impostare la manovra come aveva fatto con il Parma.

PAROLO 7: Seconda partita consecutiva nel giro di cinque giorni. Non accusa nelle gambe lo stop per l’infortunio alla costola rimediato con l’Empoli. Nel primo tempo tocca pochi palloni, riesce a liberarsi della pressione avversaria nella ripresa. Prende in mano il centrocampo, pareggia i conti con una rovesciata da bomber. È il suo nono gol in campionato.

CANDREVA 5: Non è in giornata: i suoi cross sono fuori misura, i suoi tiri non centrano lo specchio della porta. Da lui ci si aspetta qualcosa di più.

MAURI 4.5: Non disturba l’impostazione di Cigarini, non si fa vedere tra le linee, non è mai pericoloso in zona gol. È una partita no. Pioli lo richiama in panchina quando mancano trenta minuti.

Dal 64’ DJORDJEVIC 6: Bentornato in campo. Entra per dare peso all’attacco. Sfiora il gol del vantaggio, i difensori di Reja si oppongono con il corpo.

FELIPE ANDERSON 5.5: Doveva essere il suo turno di riposo, non lo è stato. Colpa di un problema fisico di Lulic dell’ultimo momento. Ne avrebbe avuto bisogno. Nel primo tempo non ne prende una. Nella ripresa cresce: ripiega fino alla linea difensiva, regala assist e strappi degni del suo nome.

KEITA 5: Pioli aveva chiesto cinismo, non ha recepito il messaggio. Ci prova due volte con il sinistro nel primo quarto d’ora di gara. Un tentativo viene bloccato da Sportiello; l’altro colpisce l’incrocio dei pali. Al 33’ ha l’occasione d’oro per sbloccare il match, la spreca da pochi passi: non incrocia bene il tiro e spara addosso al portiere. Sciupone pure nella ripresa: il tocco d’esterno a tu per tu con Sportiello è poco cattivo, poco dopo non inquadra la porta di testa da posizione favorevole.

Dal 75’ PEREA sv

ALL. PIOLI 5.5: La Lazio subisce l’aggressività degli uomini di Reja. Non riesce a fare la partita. I centrocampisti vengono sempre scavalcati dai lanci dei difensori. Alla fine ottiene un punto. Non basta per mantenere il secondo posto in classifica.

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Sezione: Il Pagellone / Data: Dom 03 maggio 2015 alle 17:10 / Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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