Doveva essere la meta del riscatto, una società con cui ricominciare a togliersi le stesse soddisfazioni di due anni ad altissimi livelli come quelli passati tra Cittadella e Modena, il Carpi invece non si sta dimostrando l'habitat naturale per Ardemagni, arrivato nel mercato di gennaio dopo i 6 mesi spesi, male, molto male, alla corte del Chievo Verona con due soli scampoli di partita giocati in campionato e una gara da titolare in Coppa Italia.

Un'esperienza tutt'altro che indimenticabile per un giocatore reduce da 45 gol segnati nei due anni di Serie B a massimi livelli. Il ritornello della triste canzone iniziata in Veneto non sembra però cambiato nel modenese dove, seppur l'aria respirata sia la medesima di quella del capoluogo nel quale ha scritto numeri importanti, non ha più ritrovato la magia del passato. I meccanismi di una squadra, per altro in crisi dopo un'ottimo inizio, e di una realtà ben diversa da quelle consolidate di Modena e Cittadella non sono ancora entrati in sintonia con il bomber di Milano i cui numeri parlano di 4 gol segnati in 13 gare, cifre certamente ben diverse a quelle che probabilmente anche i tifosi del Carpi si immaginavano a Gennaio.

Ardemagni sa perfettamente di dover lavorare duro per convincere la società emiliana a riscattarlo, in questo momento il suo cartellino è di proprietà dell'Atalanta che però non vuole liberarsene tanto facilmente; per non ricominciare dunque a girovagare per l'Italia Ardemagni deve dimostrare di aver trovato nuovamente il suo habitat naturale ma può riuscirci solamente a suon di gol.

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Sezione: L'angolo degli ex / Data: Ven 11 aprile 2014 alle 17:00 / Fonte: TuttoB
Autore: Twitter @tuttoatalanta / Twitter: @tuttoatalanta
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