La Redazione TA, nel suo speciale FOCUS, ha incontrato l'esperto in diritto e giustizia dello sport, socio AIAS (Associazione Italiana Avvocati dello Sport), Massimiliano Mariano del foro di Bergamo 

A cosa hanno diritto calciatori e allenatori quando la carriera da professionista volge al termine?
"Spesso e volentieri si pensa più a cosa non hanno diritto: non hanno più diritto allo stipendio fino a quel momento erogato dalla società sportiva di appartenenza. Vero".

Ma poi, che succede?
"Chi può vive di rendita, ma le statistiche dicono che solo il 5% degli ex professionisti può vantare un saldo di conto corrente milionario o comunque degno di nota, il restante 95% deve rifarsi una vita e da “uomo normale”. Normale sarà ricevere un discreto trattamento pensionistico, mediamente determinato in 1.500,00 euro mensili, ma solo al raggiungimento dell’età pensionabile e al raggiungimento del minimo contribuito previsto. L’80% degli ex professionisti che prova a rimanere nel mondo del calcio dedicandosi ad altra attività lo fa su base volontaria e spesso non viene remunerato o riceve rimborsi spese irrisori. C’è chi prova la carriera da dirigente, scouting manager, chi quella di agente sportivo e chi si impegna nelle istituzioni sportive di riferimento, ma non sempre con i risultati sperati, soprattutto economici. In realtà, moltissimi ex professionisti non sono a conoscenza del fatto che, al termine della propria carriera, hanno altresì diritto di richiedere e percepire la cosiddetta “Indennità di fine carriera”, così come stabilito dall’art. 5.1 dell’Accordo AI.C.-F.I.G.C.-L.N.P. ed in base all’art. 4, 7° comma della legge 23 marzo 1981 n° 91 e successive modificazioni".

Di cosa si tratta?
"In buona sostanza, si tratta di una sorta di TFR cumulato negli anni da professionista in Italia e che varia a seconda della durata e dei compensi lordi oggetto dei contratti stipulati in carriera, per la gran parte versato periodicamente dalla società sportiva-datore di lavoro in un fondo ad hoc denominato appunto Fondo di accantonamento dell’indennità di fine carriera, acceso presso la F.I.G.C".

Chi ne ha diritto?
"Tutti quei soggetti che non svolgono più attività di sportivo professionista e non più tesserati in qualità di calciatori o di allenatori in Serie A, Serie B, I e II Divisione Lega PRO, hanno diritto a percepire questa sorta di liquidazione, diritto che, nella maggior parte dei casi, viene inconsapevolmente ignorato. Tale diritto, peraltro, non vale solo per gli ex calciatori ed allenatori professionisti italiani, ma vale altresì per tutti gli ex professionisti stranieri, anche extracomunitari, che in passato hanno militato nei suddetti campionati. Di fatto, sono ancora pochi gli sportivi che hanno attivato la procedura prevista per il recupero di quanto effettivamente dovuto dal Fondo, diritto per fortuna imprescrittibile".

 (per info: info@sportlegal.eu)

Sezione: Altre news / Data: Mer 13 febbraio 2019 alle 00:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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