Meno male che lei gioca il sabato e lui la domenica. Sennò mica potevano seguirli entrambi , mamma Gabriella e papà Giuseppe, sempre presenti in tribuna. Di Melania si dice che in campo assomigli al Pocho Lavezzi. «Io mi ispiro a Pato», precisa lei. Manolo invece viene spesso accostato a Gigi Riva: «Un onore. Ma oggi il mio modello di attaccante è Milito». Parlare dei fratelli Gabbiadini a Bolgare, cinque mila e rotti abitanti alle porte di Bergamo, gonfia d’orgoglio chiunque sia l’interlocutore: la barista di turno, il ragazzo dell’edicola, la signora che va al mercato. Il paese è fiero di aver cresciuto due bomber così. Lei bandiera del Bardolino e punto fermo della Nazionale femminile da metà maggio allenata da Antonio Cabrini; lui (classe ’91, più piccolo di 8 anni) cresciuto nel vivaio dell’Atalanta e con l’Atalanta sbarcato in serie A. Col contorno di presenze e gol nell’Under 21 che danno ragione a chi lo considera oggi una delle promesse del calcio italiano.
MIA SORELLA BUCA I PALLONI Melania inizia nella squadra a 7 dell’oratorio. «Una volta ero in tribuna e la vedo tirare», ricorda il fratello: palla sulla traversa e pallone bucato, ha fatto troppo scena… Cavolo se è potente, mia sorella, ho pensato (ride). La seguivo con i miei, da bambino, e volevo essere forte come lei». Oggi Melania è il leader del Bardolino Verona, città dove vive, maglia numero 8 perché «lo ritrovo ovunque, è un portafortuna. Data di nascita, 28/8/83. Due interventi riusciti, 8punti ciascuno. Mio fratello, 8 anni in meno, esordisce in A a 18 anni… persino il suo numero, che a lui non dice nulla, è il 28! Che tipo di capitano sono? Un buon paciere, non incazzosa. Cerco di risolvere i problemi mediando fra le parti e cercando compromessi». Un bell’assist per rivolgersi a Manolo. Perché il suo, di capitano, l’ha combinata grossa, mediando e trovando compromessi fuori dal campo. «Io non voglio ricordarlo così», dribbla il giovane ex compagno. «Cristiano Doni ha dato tanto all’Atalanta e lo ha dimostrato nel corso della sua carriera qui. Avrà sbagliato. Ma l’ho conosciuto, oltre ad essere un giocatore eccezionale è una grande persona». Di natura non calcistica il ricordo più vivo che invece ha Melania del fratello. «Uscivo spesso in bicicletta con lui, lo portavo in giro. Quel giorno gli si era incastrata una stringa nel pedale, non me ne ero mica accorta: spatapàm, un attimo dopo era a terra. Avrà avuto due anni, l’ho battezzato a modo mio… (lo guarda e sorride)». Anche lui èdivertito, ricorda di quando giocavano in cortile, erano molto legati. «Adesso ci vediamo poco, lei se può viene allo stadio ma per me è difficile seguirla dal vivo, la guardo nelle sintesi tv. Cosa mi ha insegnato? L’umiltà. Restare sempre con i piedi per terra».

RESTARE A BERGAMO? NI Incalziamo Manolo: la fanno rimanere con i piedi per terra anche tutte le voci di mercato che la circondano? «Sono appunto solo voci, non ci faccio caso. Un’esperienza all’estero mi attira, sì. Ma anche in Italia, checché se ne dica, si gioca un gran bel calcio. Io tifoso? Dell’Atalanta». Ne desumiamo che, rimanendo in Italia, non lascerebbe la sua squadra del cuore. «Mmm… È una deduzione un po’ trabocchetto! È presto per parlare di futuro, ma cambiare ci sta, fa parte del gioco e non influirebbe sul mio attaccamento alla maglia nerazzurra e a Bergamo. Se mi sono sentito valorizzato da Colantuono? Mah, direi di sì. Ho avuto le mie occasioni, non le ho contate ma una ventina di presenze le ho fatte e per la prima stagione in A
(l’esordio risale al 14 marzo 2010, Parma-Atalanta, ma quell’anno era stato aggregato alla prima squadra dopo il Viareggio, ndr) sono soddisfatto, forse potevo segnare di più». Di certo la squadra ha compiuto un miracolo. «Eccome. Ci davano tutti per spacciati, una neopromossa con 6 punti di penalizzazione: nessuno avrebbe puntato un euro sulla salvezza». È stata una bella sorpresa pure il Bardolino, nel campionato femminile. «Dispiace per le sconfitte con Milan e Torres perché lì ci abbiamo lasciato lo scudetto: non partivamo favorite, ma già che c’eravamo…», spiega Melania. «È stato un anno di ricostruzione, abbiamo un organico giovane e c’è un progetto societario con il club maschile. Sul piano individuale sono onorata del premio “Ali della Vittoria” ricevuto il mese scorso, lo condivido con le ragazze che con sacrificio portano avanti il nostro calcio in Italia». Anche il presidente Percassi pare si stia muovendo per un ramo femminile professionistico nell’Atalanta («Conoscendolo, se andrà in porto farà qualcosa di straordinario, darebbe una svolta alla loro realtà», commenta Manolo): a quel punto si vedrebbe in nerazzurro anche Melania? «Io sto bene a Verona…».

FRATELLINO, TI TATUO IO In quel momento Melania si toglie gli occhiali –grossa montatura e bordi gialli, li porta per non stancare la vista (undici decimi!) –e li appoggia accanto alla tazzina del caffè. La somiglianza tra i due è più lampante che mai. Taglio degli occhi, sguardo, capelli sbarazzini con tanto di ciuffo. Stessi lineamenti di naso e bocca. Persinoidenticomododiridere,
quando si sovrappongono nel dare pronostici contrari per la finale di Champions («Bayern» lui, «Chelsea» lei) o quando Melania racconta del suo hobby: «Faccio tatuaggi, e ne ho tre. Me li sono fatti da sola? Ma se ho paura dell’ago! (ridono). Su me stessa mi impressiono, li faccio agli altri. A lui ho tatuato tre stelline, guai se non l’avesse chiesto a me». Melania dice che anche caratterialmente sono simili («riservati, nessun grillo per la testa»), e, a proposito del miglior pregio e il peggior difetto del fratello: «È molto costante, in tutto quello che fa. Però a volte sei un testone». Per lui invece Melania è semplicemente «troppo buona, è la sua migliore e peggiore qualità allo stesso tempo». Il più goloso? Si guardano e lei lo punta. Manolo ammette: «Sono una fogna». Il più disordinato? Melania: «Sempre lui», che sbotta: «Ma non è vero, questo no!». Gli concede un pari. «Però non negare di essere il più pigro, che sei arrivato qui un quarto d’ora dopo perché eri ancora a letto…» (lui ride). Su chi sia il più forte tra i due Manolo non ha dubbi: «Eh, ne devo fare di strada, per segnare quanto lei! Che cosa prenderei di mia sorella? La velocità palla al piede e il senso del gol». «Sarò anche una macchina da gol, ma se avessi il suo sinistro…», fa lei. Orgoglio di Bolgare e orgogliosi l’una dell’altro, i Gabbiadini. Quello che non è chiaro, a questo punto, è se sia più un complimento per lei essere la sorella di Manolo o per lui essere il fratello di Melania.

Foto realizzate da Edoardo Delille - Sportweek
Autore: Enea Zampoleri
Altre notizie - Rassegna Stampa
Altre notizie
- 01:30 Scamacca, esultanza Social in romanesco: il «Namoooo!!!» per Hien infiamma i tifosi
- 01:00 Esclusiva TAL’urlo di Hien spacca il muro (e la paura): tre punti "sporchi" che svoltano una stagione
- 00:20 Dea, testa all'Inter e sogno Champions: un anno che si può chiudere con grandi aspettative
- 00:15 VideoSerie C, gir. C / Catania-Atalanta U23 2-0, gol & highlights
- 00:14 L'ex Jiménez gela l'Atalanta U23: il Catania vince 2-0 nel pantano del Massimino
- 00:05 Hien: "Sapevamo di dover soffrire, vittoria fondamentale. L'Europa? La guardiamo un passo alla volta"
- 00:00 Palladino a Sky: "Scalata continua, ora sotto con i big match"
- 23:49 Hien all'ultimo respiro: la Dea espugna Marassi al 94', ma che fatica contro il Grifone in dieci
- 23:47 Bergomi a Sky: "Atalanta dai due volti, fuori casa serve altro. Genoa superiore anche in dieci"
- 23:37 DirettaPalladino in conferenza: "Vittoria sporca ma fondamentale, la dedichiamo a Pasalic. Hien? Un gigante, non solo per il gol"
- 23:33 Musah, la vittoria della pazienza e il cuore per Pašalić: "Ci sono cose più grandi del calcio"
- 23:32 Esclusiva TAAtalanta, le pagelle: Hien evita il disastro, Ederson è un fantasma. Samardzic, la testa è altrove?
- 23:28 DirettaDe Rossi in conferenza: "Giocare così in dieci per 89 minuti è da eroi. Sommariva? Lo ringrazio, non lo consolo"
- 23:19 Palladino a DAZN: "Questi tre punti pesano come un macigno, vincere soffrendo tempra il carattere"
- 23:02 Zalewski a DAZN: "Chi entra deve farsi trovare pronto, siamo una squadra vera"
- 23:01 Genoa, le pagelle: Sommariva rovina un'impresa epica, Otoa e Vasquez giganti. Leali complica le cose
- 23:00 Genoa, De Rossi a DAZN: "Una sconfitta che spezza il cuore, ma questa è la mia squadra"
- 22:53 L'Atalanta svalca quattro squadre, rilancio all'Europa: è nona!
- 22:50 Genoa-Atalanta 0-1, il tabellino
- 22:36 DirettaRivivi GENOA-ATALANTA Frana Gomme Madone 0-1 (94' Hien)
- 21:45 DirettaPhotogallery Frana Gomme Madone, gli scatti più belli della sfida Genoa-Atalanta
- 21:40 Non solo figurine - L'Album ufficiale 2025-26 è un atto d'amore: la Dea da sfogliare, un rito che unisce le generazioni
- 21:37 Grifone in dieci dopo 3', la Dea non sfonda: regge l'equilibrio al riposo
- 20:55 Clamoroso a Marassi: Genoa in dieci dopo 120 secondi! Follia Leali, rosso diretto
- 20:35 Luca Percassi: "In campionato dobbiamo fare di più. Champions straordinaria, ma ora niente rimpianti"
- 20:31 De Rossi prima del match: "Atalanta di livello assoluto". E svela la mossa a sorpresa
- 20:26 Fiorentina, l'incantesimo è rotto: un digiuno infinito che durava dalla gestione Palladino
- 20:21 Hien suona la carica e abbraccia Pašalić: "Siamo vicini a Mario, periodo difficile. A Marassi serve il massimo"
- 20:00 Fiorentina, l'incubo è finito: 5-1 all'Udinese dopo 217 giorni di digiuno
- 19:41 UfficialeGenoa-Atalanta, le formazioni ufficiali: de Roon in difesa, Musah e Maldini dal 1'
- 19:15 Scamacca, operazione nostalgia a Marassi: il "predestinato" torna dove tutto è iniziato per sfatare il tabù trasferta
- 19:00 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Valerio Arrichiello (Secolo XIX): "Dimenticate il 4-0 di Coppa. A Marassi vedrete il vero Genoa"
- 18:58 FOTO - Il rettangolo di gioco del Marassi
- 18:55 Calciomercato DeaDea, torna di moda il nome di Chiesa: l'ex Juve per rianimare l'attacco, Liverpool pronto ad aprire
- 18:48 Esclusiva TAAtalanta U23, le pagelle: Panada prova a inventare, Guerini ingenuità fatale. Jimenez castiga la Dea
- 18:45 Atalanta U23, Bocchetti amaro dopo il ko di Catania: "Campo impraticabile, ma paghiamo l'ingenuità. Meritavamo di più"
- 18:40 DirettaDIRETTA GOL TA - Segui in tempo reale le gare della 16esima giornata
- 18:19 Eccellenza, 17ª giornata / Cade la Tritium, Ponte SP Mapello ritrova i 3 punti: risultati e classifica
- 18:18 Promozione, 15ª giornata / Torre de Roveri e S.Pancrazio davanti a tutte, risultati e classifica
- 18:17 1° Categoria, 15ª giornata / Risultati e classifica aggiornata
- 18:16 2° Categoria, 15ª giornata / Risultati e classifiche aggiornate
- 18:15 3° Categoria, 14ª giornata / Si ritorna in campo l'11 gennaio
- 18:00 Calciomercato DeaMaldini ai saluti? La Lazio chiama per il 4-3-3, ma c'è la fila: la Dea può aprire alla cessione
- 17:46 DirettaPalladino in conferenza: “Siamo vicino a Pasalic, siamo una famiglia. Basta up and down, voglio la mentalità da Champions! Su Maldini..."
- 17:45 DirettaGenoa, De Rossi in conferenza: "Guai a pensare alla Coppa, Palladino è troppo sveglio per farsi fregare due volte"
- 17:11 «Ho bussato alle porte dell'inferno»: la confessione shock di Fredy Guarín, dal baratro alla rinascita
- 17:00 Il Toro morde e fugge: Vlasic espugna il Mapei, notte fonda per Doig e il Sassuolo
- 17:00 Fiorentina-Udinese, le formazioni ufficiali
- 16:27 Serie C girone C / Catania-Atalanta U23 2-0, il tabellino
- 16:25 DirettaRivivi CATANIA-ATALANTAU23 Frana Gomme Madone 2-0
