A più otto dal terzultimo posto si può prendere fiato ma di certo non ci si può fermare. Dopo un altro punto guadagnato grazie ad una grande prestazione a San Siro contro l’Inter, domenica, a Bergamo arriva il redivivo Bologna.
I rossoblu stanno conducendo un grande girone d’andata. Come i bergamaschi stanno macinando punti con grande costanza e come i nerazzurri prima dell’inizio del campionato erano dati per spacciati. Dopo l’esonero di Bisoli è subentrato Pioli che ha saputo lavorare duramente fino a dare una sterzata alla rotta pericolosa dei felsinei. Il mister era stato licenziato a male parole dal presidente del Palermo Zamparini che ora si professa pentito per quell’esonero quanto mai prematuro: a parole sue “si sta mangiando un testicolo” per il rammarico…
ANALISI DELLA SQUADRA
Gillet in porta è una sicurezza, un buon portiere.
La retroguardia, come vuole la moda del momento, si schiera a tre con: Portanova, Antonsson e Raggi. Come potete capire leggendo i nomi, non è una difesa irresistibile, sono difensori coriacei di una certa età che prediligono lo stile palla o gamba: più che preferirlo non hanno molta altra scelta dati i mezzi tecnici… Di impostare il gioco non se ne parla proprio… Tuttavia hanno trovato un buon equilibrio e i gol incassati fin qui sono nella media delle altre squadre di media classifica. Attenzione alle loro proiezioni offensive sui calci piazzati.
A centrocampo Perez e Mudingayi presidiano il centro, piedi mediocri ma tanti polmoni e grinta da vendere. Sulle fasce due giocatori del calibro di Pulzetti e Morleo: di certo non un calibro di grandi dimensioni…
In attacco la faccenda si fa più interessante. A sostegno dell’unica punta ci saranno Ramirez e Diamanti. Al mancino uruguaiano è stato affiancato in pianta stabile il mancino toscano fumantino. I due sono dotati di classe e tecnica cristallina: mentre il primo è più veloce, geometrico e compassato, il secondo è più lento ma più fantasioso e di certo più imprevedibile sia a livello di colpi calcistici che di testa. Come nei cartoni, sembrano l’angioletto e il diavoletto sulla spalla di Di Vaio. Il bomber si è ripreso; dopo un’andata pessima ha trovato la condizione migliore ed è tornato ad essere pericoloso come suo solito negli ultimi trenta metri. Sono loro il fulcro del gioco bolognese, fungono da regia e da finalizzatori. Bloccati loro il Bologna è poca cosa.
IL MOMENTO
La partita si prospetta affascinante, due compagini che hanno trovato la loro dimensione e la loro identità, sono entrambe pericolose avversarie per chiunque, hanno strappato punti anche in campi ostici. Mentre la Dea cerca sempre di sviluppare il proprio gioco, i ragazzi di Pioli si affidano molto di più al contropiede: come nei vecchi film di Rocky Balboa dove il pugile incassa colpi per svariati rounds aspettando il momento giusto per mandare k.o. l’avversario, ormai sfinito, con qualche colpo ben assestato.
I rossoblu sono due punti sopra la squadra di Colantuono in classifica, vincere equivarrebbe all’ennesimo balzo da gigante in graduatoria e le porte della salvezza comincerebbero ad aprirsi lasciando intravedere uno spiraglio di luce.
 

Sezione: Sostieni la Curva / Data: Ven 23 marzo 2012 alle 12:00
Autore: Stefano Pagni
vedi letture
Print