Ci siamo, quasi. Ancora 28 giorni e sarà di nuovo calciomercato. Il prossimo 2 gennaio prenderà ufficialmente il via la sessione invernale del 2025 e settimana dopo settimana le cose continuano a cambiare, gli obiettivi delle big mutano, e la speranza dei vari allenatori è quella di non dover dire addio ad altri giocatori fondamentali, come è successo alla Juventus con Bremer e come potrebbe succedere alla Fiorentina con Edoardo Bove. Prima di tutto facciamo un passo indietro e torniamo alla grande paura che ha segnato la domenica di Serie A a Firenze. Il numero 4 viola steso a terra, il capannello di calciatori e membri dei vari staff per coprirlo, le facce segnate dallo shock, le lacrime, sono ancora nella mente di tutti noi. Ma la notizia più importante è arrivata quasi subito e il terrore si è piano piano trasformato in qualcosa di diverso, anche se le domande che tutti noi ci siamo posti e continuiamo a porci sono tante. Tutto è bene quel che finisce bene però e poco importa di tutto il resto. La speranza è quella di poter rivedere presto Bove in campo in Serie A ma anche se così non fosse l'unica cosa che conta sarà vederlo con il sorriso, e questo è certo che avverrà. Torniamo al mercato e a quello che potrebbe succedere a gennaio però, anche perché Edoardo non vuole che si parli troppo di quello che è successo e noi cerchiamo di accontentarlo.
Il centravanti di scorta.
Una delle cose certe in vista di gennaio è che ci sarà un gran via vai di attaccanti. Sono due i club che sicuramente andranno alla ricerca di un bomber di scorta: da una parte la Roma, che cerca il vice Dovbyk, e dall'altra la Fiorentina, che deve andare alla caccia di un centravanti che possa far rifiatare Kean. Ma il discorso potrebbe non fermarsi qui, visto che come vi abbiamo già raccontato la Juventus deciderà in corsa se intervenire anche in attacco, oltre che in difesa. Arkadiusz Milik sta per rientrare in campo, finalmente, ma solo se darà le giuste garanzie si guadagnerà il ruolo di vice Vlahovic per la seconda parte della stagione. In caso contrario a Roma e Fiorentina si aggiungerà dunque anche la Juve e il compito non sarà semplice, visto che non è scontato riuscire ad arrivare a prendere un attaccante che possa risolvere questo problema.
Le altre strategie e gli imprevisti.
La Roma cercherà anche un esterno destro e un difensore, la Juventus dovrà intervenire nel reparto arretrato con un paio di acquisti, il Napoli penserà a trattenere anche le riserve e magari cercherà qualcosa in base alle richieste di Antonio Conte, il Milan potrebbe andare alla ricerca di un centrocampista, ma poi ci sono anche Atalanta e Lazio, che non hanno obiettivi, perché le rose sono a posto così. A meno di imprevisti. Già, gli imprevisti che, come dice la parola stessa, non si possono certo prevedere. Il malore che ha fermato Edoardo Bove ne è la prova, perché la Fiorentina si muoverà in base a quelle che saranno le notizie ufficiali sulla possibilità di recupero o meno del centrocampista, ma anche la stessa Juventus non aveva in programma di fare chissà che nel mercato invernale ma gli infortuni gravi hanno cambiato la strategia e come dicevamo poco fa, in 28 giorni le cose possono cambiare molto rapidamente per tutti.
La Coppa Italia obiettivo o intralcio?
Cambiamo decisamente argomento e fermiamoci un attimo a pensare a quelle che sono state le partite giocate negli ultimi tre giorni. La Coppa Italia è davvero un obiettivo per tutte le squadre italiane? O a volte si preferisce addirittura, anche se chiaramente nessuno lo ammetterà mai, uscire il prima possibile per non disperdere energie da dedicare agli obiettivi in campionato. Le formazioni mandate in campo dai vari allenatori, non da tutti ma quasi, ci fanno capire tante cose. Sia che si tratti di squadre di vertice che delle altre abbiamo visto gli schieramenti titolari imbottiti di seconde linee e allora la domanda che sorge spontanea è: ma davvero non si riesce rendere questa competizione interessante? Possibile? Serve un'altra riforma, inutile nasconderlo, e non sarà certo l'eliminazione dei tempi supplementari, in caso di pareggio al 90', fino alle semifinali a far crescere l'attenzione e la voglia di dare il 100% nella coppa nazionale. Chi di dovere si adoperi per cambiare l'appeal, magari mettendo in palio un posto in Champions, o cose del genere. Non sta a noi dire cosa, ma qualcuno dovrebbe davvero riflettere. La Coppa Italia merita qualcosa di più.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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