L'Atalanta, vicina a centrare uno storico posto in Champions League,è diventata il benchmark del calcio italiano di fascia medio-alta. Lo analizza approfonditamente Il Sole 24 Ore. Nel dettaglio, l'acquisto dello stadio per 8,6 milioni, il progetto di ristrutturazione (per complessivi 40 milioni, 24,5 milioni dei quali coperti da prestiti di Ubi Banca e dell'istituto Credito sportivo), gli investimenti sul centro sportivo di Zingonia (nel corso del 2018 sono stati costruiti altri 2 campi e una palazzina residenziale per 7,5 milioni di costi finanziati per 5 milioni dal Credito sportivo), sono stati investimenti di un percorso vincente della famiglia Percassi. 

I NUMERI - I conti dell'”Ajax tricolore”sono floridi. Nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 l'Atalanta ha registrato utili per 24 milioni che vanno a sommarsi ai 27 dell'anno precedente, a differenza invece del triennio 2014-2016 dove sono state fatte registrare perdite per circa 4,5 milioni I ricavi hanno beneficiato dell'incremento dell'entrate da diritti tv, del ticketing, ma soprattutto dell'incremento dei ricavi dal calciomercato. Tra plusvalenze (24 milioni), bonus, premi di valorizzazione e prestiti il 2018 ha portato quasi 70 milioni di ricavi. Nel 2018 il fatturato dell'Atalanta ha raggiunto il livello record di 155 milioni. Questo record potrà essere battuto, in caso del raggiungimento della Champions League. 

GLI INNESTI DALLA PRIMAVERA ALLA PRIMA SQUADRA - Gli stipendi sono stati, rispetto agli altri club, nella media contenuti considerando anche gli innesti che sono arrivati in Prima Squadra, dai talenti Primavera. Per i salari il club atalantino ha speso nel 2018 poco più di 42 milioni (di cui 34 per i calciatori e 5 per lo staff tecnico).

Db Bergamo 07/10/2018 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Sampdoria / foto Daniele Buffa/Image Sport
nella foto: Antonio Percassi
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Sezione: Altre news / Data: Sab 25 maggio 2019 alle 18:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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