"Una bella finale, di qualità, in sintonia coi tempi. Non sarà Liverpool-Tottenham - l'Europa ha premiato quel tipo di calcio - però anche l'Italia ha mandato in finale due squadre che giocano un ottimo calcio". Parole di Luigi Garlando, prima firma de La Gazzetta dello Sport, che ai microfoni di TMW ha analizzato i temi della finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta. "Sono due squadre con caratteristiche diverse. Da una parte l'Atalanta, più offensiva e con un'idea che ripete sempre. La Lazio invece è più tattica, si raccoglie per ripartire con giocatori come Correa che fanno male".

Cosa è cambiato nelle due squadre rispetto all'anno scorso? "Inzaghi somiglia molto a Pochettino, è un tattico. Guarda gli uomini che ha e decide la squadra. L'anno scorso aveva in gran spolvero Milinkovic-Savic e Luis Alberto, si accampava molto alto cercando l'imbucata. Ora gioca molto più di rimessa, si ritira e riparte. Fare gol dunque è più difficile, infatti gli mancano una 30 di reti rispetto alla passata stagione. L'Atalanta invece ha sempre la stessa idea. E la crescita del numero di gol sta nel fatto che Gasperini punta sempre sulla stessa idea, senza cambiare tanto. Come il Liverpool, che gioca sempre allo stesso modo. Magari migliora perché crescono gli automatismi, ma l'idea non cambia mai".

Il futuro di Inzaghi e Gasperini? "E' un aspetto curioso della partita. Credo che sia più in bilico Inzaghi. Se vince credo sia il momento buono per andarsene, finire un ciclo. Anche perché un po' di sfiducia da parte di Lotito ad inizio stagione l'aveva sentita. Se non vince, credo che sarà lo stesso Lotito a far sentire in maniera totale la sfiducia. Per Gasperini - a mio avviso - lasciare l'Atalanta rappresenterebbe un passo rischioso. Ha una serenità e un credibilità anche agli occhi di Percassi che lo hanno sempre trattato bene. Nel caso, l'alternativa dovrebbe essere una panchina di primissimo piano, perché ormai l'Atalanta è di livello medio-alto".

Una panchina come quella di Milan e Roma? "Paradossalmente, però, queste squadre sono alle spalle dell'Atalanta, ed offrono anche incognite ambientali. Inoltre, bisogna mettere anche in conto le volontà dei Percassi. E' difficile lasciar andare uno che ti ha garantito tanto gioco ma anche tanti guadagni, valorizzando i giocatori sul mercato. Ripeto, vedo più in fuga Inzaghi".

Sezione: Altre news / Data: Mar 14 maggio 2019 alle 20:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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