Inutile nasconderselo, è lui l'uomo del momento. Non solo in casa Atalanta, ormai a Bergamo è diventato una sorta di divinità: in Italia, inoltre, continua ad entusiasmare chiunque. Gian Piero Gasperini, con il suo calcio propositivo e sotto certi punti di vista innovativo, continua ad incassare la fiducia di tutti gli addetti ai lavori e non, partendo dalla dirigenza orobica. Ormai si è creato un ambiente incredibile in casa nerazzurra ed è difficile immaginare un immediato futuro senza il Gasp.
Lui è l'artefice del ritorno in Europa, ma anche colui che ha fatto arrivare l'Atalanta al miglior risultato della sua storia. Un terzo posto che vale di diritto l'iscrizione agli annali, senza dimenticare la qualificazione all'attuale Champions League. Un tecnico che continua a sfidare se stesso e quell'idea di calcio apparentemente in evoluzione, ma mossa soltanto da un imperativo: non mollare mai.

GASP, CHE NUMERI - Difficile commentare i numeri di Gasperini da quando è arrivato all'Atalanta. In 149 partite sono arrivate ben 76 vittorie, con 37 pareggi e 36 sconfitte. Cifre davvero interessanti, visto che le classifiche degli ultimi anni parlano da sole: la Dea, anche se qualcuno ancora non vuole ammetterlo, ha rivoluzionato la sua dimensione.
Il tecnico, inoltre, continua a migliorare anche i numeri personali: mancano 6 vittorie per raggiungere il record di 82 successi ottenuti con il Genoa, anche se una cifra simile è arrivata soltanto dopo 186 gare con il Grifone. Da quando ha sposato il progetto atalantino è migliorata anche la sua media punti: con il Crotone 1.60 punti per partita, prima dell'attuale 1.78 con la compagine orobica.

CALCIO ALL"INGLESE" - In attesa del confronto con il Manchester City, l'Atalanta può essere definita la squadra più inglese d'Italia. Il modo di giocare aiuta a formulare certi pensieri, difficilmente la Dea si è chiusa in difesa aspettando l'avversario. Calcio propositivo, talvolta il possesso e la verticalizzazione sono arrivati a livelli esasperanti, ma il tecnico non ha mai voluto snaturare il suo credo calcistico.
L'essere "British" non è soltanto una questione di stile in campo, ma anche di ciò che avviene fuori. Clima ambientale e curva che ricordano l'atmosfera che si respira Oltremanica, ad accompagnare una squadra sempre aggressiva e sportivamente affamata. Siamo davanti ad un gruppo che sta facendo scuola grazie ad un tecnico che continua a migliorarsi, nonostante le critiche. L'importante, come già detto, è non mollare mai.

Sezione: Altre news / Data: Sab 12 ottobre 2019 alle 10:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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