Tutte le strade portano a Roma, ma non è detto che garantiscano la titolarità. Lo sa bene Gianluca Mancini, arrivato in estate dall’Atalanta. Operazione importante quella di Petrachi per un prestito oneroso a 2 milioni con obbligo di riscatto a 13 e fino a un massimo di 8 milioni di bonus condizionati al verificarsi di determinate situazioni sportive. Investimento totale da 23 milioni per un calciatore non pronto da subito. Lo ha decretato il campo e se ne è accorto Fonseca. La doppietta in amichevole con il Perugia ha mascherato qualche errore di troppo in fase difensiva, ma non al tecnico portoghese che nelle partite successive, al netto della gara con il Bilbao, lo utilizza con il contagocce. Non scende in campo, infatti, contro Lille e Real Madrid, mentre entra solamente nella ripresa con l’Arezzo dove commette il fallo del calcio di rigore.
OSTACOLI - Ambientamento più difficile del previsto, ma non è una novità per i calciatori arrivati da Bergamo. Kessie, Gagliardini e Cristante ,prima di Mancini, hanno avuto tutti difficoltà nel passaggio dall’Atalanta alle rispettive e attuali squadre. Insomma, se per Ercole si trattava di superare le 12 fatiche, per Gianluca sono solamente tre, ma comunque con le loro difficoltà. La prima è tattica. Crescendo nella difesa a 3, ora il passaggio a quella a 4 non è così scontato. “Dovrò migliorare il più in fretta possibile” aveva detto dopo la gara con il Perugia, ammettendo lui stesso delle difficoltà, ma a Trigoria sono convinti che questo ostacolo possa superarlo in breve tempo.

Alle perplessità tattiche si aggiungono quelle relative all’età. A 23 anni non è semplice arrivare in una piazza come Roma, dove non ci sono tante possibilità di sbagliare prima di essere risucchiati dalle critiche. Anche il prezzo del cartellino aggiunge ulteriori pressioni, non facili da sorreggere se paragonate a un clima più sereno come quello di Bergamo. L’ultima fatica, invece, dovrà arginarla, ma con l’aiuto del mercato. Per rendere al top ha bisogno di un altro compagno al suo fianco che per caratteristiche non può essere Fazio. Serve un leader della difesa, in attesa che possa diventarlo lui stesso. Nel frattempo Fonseca lo tiene al sicuro, evitando di gettarlo nella mischia con il rischio che si possa bruciare perché nella Capitale sono convinti che sia solo una questione di tempo e poi sarà lui il titolare della Roma del futuro.

Sezione: Altre news / Data: Mar 20 agosto 2019 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print