Ve lo dico subito: sono le 20:12 mentre scrivo l'editoriale e le notizie che mi arrivano in tempo reale sono da "La sai l'ultima?". Se, da qui al momento della lettura, sarà cambiato tutto non ve la prendete con me. Ve lo anticipo: non ci sto capendo nulla! Notizia flash: Juve-Inter si potrebbe giocare mercoledì sera. A porte aperte, socchiuse... Milan-Genoa a porte chiuse. A San Siro di pomeriggio. Le altre tre? Non ce ne frega nulla, potete anche non giocarle mai. Questo non è il mio pensiero che ho chiesto aggiornamenti al mio amico Franco Collavino, DG Udinese, il quale alle 20.15 mi ha detto:" ti farò sapere quando saprò". Si naviga a vista. Sta di fatto che questo week end se le sono date di santa ragione. Non in campo, ahimè, ma al telefono. Che Marotta non volesse Dal Pino Presidente di Lega credo che adesso lo sappia anche mia Nonna Lucia ad Avellino, la quale mi chiama e mi dice: "Tutto bene là? Stai bene?". Marotta e Dal Pino si sono "picchiati" tramite Ansa. Chi ha ragione? Nessuno. Chi ha torto? Nessuno. Chi ci perde? Il calcio. 20:17, non sappiamo alla fine quando si giocherà quindi parliamo come se stessimo scrivendo alle 20:05. Giocare mercoledì avrebbe un senso. Giocare il 13 maggio sarebbe follia. Spostare la Coppetta Italia sarebbe il male minore e il discorso fatto da Rino Gattuso è il più intelligente di tutti. Esoneriamo Rino a Napoli e diamogli una poltrona in Lega o Federazione. Impensabile giocare tutto il campionato rinviando questa giornata di due mesi e mezzo. Andiamo per il male minore. Si sarebbe dovuto giocare questa domenica. Punto. A porte chiuse? No. Juventus-Inter sarebbe stata da giocare al Sud. Sarebbe stata l'occasione giusta per valorizzare il nostro campionato e non capisco perché la Supercoppa si può giocare all'estero e qualche partita di campionato delle big non si possa giocare in città come Bari, Palermo, Salerno, Foggia o Reggio Calabria dove hanno fame di serie A e ci sono più tifosi della Juve che in Piemonte. Tifosi che, da una vita, fanno Sud-Nord; sarebbe stato bello e politicamente intelligente riempire al Sud gli stadi, con le immagini che avrebbero fatto il giro del mondo di un'Italia che non si ferma e non si piega. Invece abbiamo fatto, come sempre, la figura di quelli che non sanno prendere una decisione e che si prendono per i capelli per i propri interessi.

Da ieri a mercoledì cosa cambierebbe? Nulla. C'è l'emergenza del virus e nessuno la nasconde ma giocare in zone d'Italia, apparentemente, tranquille con vendita dei biglietti riservata esclusivamente a chi risiede nella regione dove si disputerebbe la gara sarebbe potuta essere la genialata della Lega Calcio. Anche perché a Juve e Inter prendere un hotel a Palermo e un aereo non costerebbe nulla. Stadio esaurito e incasso maggiore che allo Stadium. Vi dirò di più: sarebbe da giocare al Sud anche Milan-Genoa. Per mancanza di appeal ovviamente non avrebbe senso spostare fuori città le altre 3 gare rinviate. Agnelli e Marotta stanno facendo da trapezisti. Come dargli torto. La Juve non sta bene e più rinvia meglio è. L'Inter ha bisogno di giocare, altrimenti, se ne rinvia due non rientrerà mai in corsa per lo scudetto. Marotta ha le sue ragioni ma forse, questa volta, si è mosso tardi per poi tornare in pista quando l'ha buttata sulla caciara con Dal Pino. Il nuovo Presidente di Lega starà pensando ai suoi anni d'oro in Brasile e a chi gliel'ha fatto fare di accettare il ruolo di domatore di leoni. Una banda di pazzi; come dargli torto. La colpa è di tutti. In tutto ciò, il Ministro se ne lava le mani (con amuchina) e rimbalza il caos mediatico sulla Lega Calcio. Questo virus maledetto ha fatto emergere il grande caos italiano, senza organizzazione né omogeneità. Tutti pensano ai propri interessi. Ovvio. Come dare torto ad Agnelli e Marotta che si giocano soldi, futuro e stagione. Una cosa hanno sbagliato tutti. Se ci fermiamo non gioca nessuno. Se si gioca, giocano tutti. Se ci sono le porte chiuse, chiudiamo gli stadi ovunque. Uniformità. Altrimenti davvero il campionato sarà falsato. Ero stato critico, qualche settimana fa, con la Lega Nazionale Dilettanti perché ha rinviato 3 partite, forse 4. Sembrava una esagerazione. Invece bisogna chiedere scusa a Cosimo Sibilia e all'Avvocato Barbiero. Alla luce del caos che stanno facendo ai piani di sopra. Campionato fermo. Per tutti. Quando ripartiremo? Non lo sappiamo. Pensiamo alla salute e poi decidiamo. Il campionato di serie D, in alcuni gironi, è fermo ma per tutti. Quando si riprenderà non ci saranno asterischi. La coerenza premia Cosimo Sibilia che, almeno, non guarda in faccia a nessuno.

Nel frattempo qualcuno ha giocato. E ci ha fatti divertire. La Lazio capolista, per ora, il Napoli che con Gattuso ha ripreso la grande scalata (ve lo avevamo detto), l'Atalanta che dovrebbe essere esclusa dal campionato per il virus che porta nelle aree di rigore avversarie. Letale. Ci siamo divertiti con 9 gol a Lecce e 7 a Cagliari. Pensate se si fosse giocato ovunque che week end sarebbe stato.
C'è qualcuno che ha fatto peggio del Governo Italiano e del Governo del calcio. Si sono impegnati ma ci stanno riuscendo da, almeno, due anni: il governo rossonero. Il Milan è una polveriera ma ve lo stiamo dicendo da mesi, anni... Una pagliacciata tutta la governance del Milan. Gazidis, maestro di Premier, non ha capito che l'Italia è un altro mondo. Voleva insegnarci il calcio, se ne andrà con le ossa rotte. Gli manca l'abc della gestione societaria ma si prende 4 milioni netti all'anno. Il Presidente Scaroni, personaggio di altissimo livello, si è mischiato in questa caciara senza motivo e quando volano gli stracci non si sente e non si vede. Boban ha mille difetti ma ha un pregio: non si nasconde e affronta le situazioni di petto. Che poi non sia un dirigente di alto livello lo sappiamo da sempre e lo diciamo da prima di sempre. Idem Maldini. Massara buon braccio destro di Sabatini, nulla di più. Il vero colpevole, al Milan, è uno solo. Ve lo diciamo alla vigilia di un nuovo rimpasto che farà perdere altri anni alla rinascita del vecchio Diavolo. Elliott il male della società. In Italia non dovremmo consentire ai fondi di avere la maggioranza dei club. Sì alle partecipazioni, non occulte, no alla maggioranza. Le squadre di calcio, in Italia, devono avere un Proprietario. Da amare o insultare. Ma vogliamo vederlo e sentirlo. Elliott di calcio non sa nulla, sta facendo danni e buttando soldi degli investitori. L'organigramma societario non ha una logica e non c'è nessuno che intervenga per spiegare cosa accade ad uno dei tre club più importanti in Italia. Ah, quanti danni che ha lasciato il Cavaliere. Dalle sue scelte partono i drammi di questo Milan. Faccia anche una minusvalenza, problemi del fondo che ha sbagliato l'investimento, ma Elliott si liberi del Milan e lo faccia anche in fretta. Questa società ha bisogno di un padrone, anche se non è Paperon dei Paperoni. Serve un industriale. Un Ferrero (papà Nutella, intendiamoci) ma che da uomo intelligente non mischia la nocciola con il calcio. Un Della Valle (da Firenze mi prenderanno per pazzo) o un Giorgio Armani che alla città di Milano deve tutto e può dare qualcosa anche al calcio oltre che al basket. Il Milan deve ripartire. Fate in fretta. E lasciamo i fondi a Londra.

Sezione: Calciomercato / Data: Lun 02 marzo 2020 alle 15:15 / Fonte: di Michele Criscitiello
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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