Dejan Kulusevski a soli 21 anni è già il leader tecnico della propria nazionale, quella Svezia che nel passaggio da un’icona come Zlatan Ibrahimovic è a caccia di un nuovo idolo su cui poggiare i propri sogni e sperare nelle gesta per veder vincere la propria selezione. E il talento classe 2000 non ha mai avuto alcun tipo di problema nel prendersi responsabilità e raccogliere le pressioni nel corso della propria, ancora breve, carriera. Contro la Spagna di Luis Enrique il giocatore della Juventus si è messo in mostra in lungo e in largo confezionando anche una giocata da incorniciare che è valsa poi la vittoria finale agli scandinavi. Un dribbling d’alta scuola sul lato mancino del campo con il quale si è bevuto una coppia di avversari per poi regalare l’assist a Claesson. Il c.t. Andersson, conscio dei lampi di genialità che Kulusevski offre, gli concede grande libertà di manovra affidandosi al suo istinto. E stando ai risultati, la soluzione sembra funzionare.

TALENTO INDISCUTIBILE, ORA IL GRANDE SALTO - Si è parlato di pressioni e responsabilità. Ecco, qualche numero può in parte aiutare a comprendere i valori caratteriali, quelli tecnici sono sotto gli occhi di tutti, del ragazzo: nel suo primo anno da professionista, quello di Parma, Kulusevski ha collezionato 36 presenze in Serie A realizzando 10 gol e fornendo 9 assist; il secondo, quello del passaggio alla Juventus, 47 (in tutte le competizioni) con 7 gol e 7 assist. Un bottino invidiabile per chi è solo all’inizio della propria avventura al quale va aggiunta la disponibilità fisica e mentale con partite giocate in condizioni atletiche precarie (considerate le assenze continue dei compagni di reparto) e mostrando grandissima intelligenza tattica sacrificandosi in copertura limitando le scorribande offensive. In più una finale, quella di Coppa Italia, decisa con un gol e un assist al bacio. Insomma, sulle capacità non possono esserci dubbi e ora sta ad Allegri, a maggior ragione dopo l’addio di Ronaldo, trovare il modo di valorizzare ancora di più l’ex calciatore di Parma e Atalanta. A partire dalla collocazione sul rettangolo verde dove, assieme a Chiesa, potrebbe comporre una coppia di esterni con gol, assist e soluzioni differenti nei piedi aumentando costantemente la pericolosità della Juventus anche, e forse soprattutto, con tanto campo davanti da aggredire.

Sezione: Calciomercato / Data: Dom 05 settembre 2021 alle 10:42
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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