Se la storia insegna qualcosa, l'Atalanta ha un motivo in più per credere nell'impresa. Il Chelsea che sbarca a Bergamo porta con sé il blasone dei grandi club, ma anche un malessere storico quando si tratta di calcare i campi italiani. I numeri, freddi e inappellabili, raccontano di una vera e propria allergia dei Blues al Bel Paese: in quindici precedenti ufficiali disputati nello Stivale, i londinesi sono tornati a casa con il bottino pieno solamente in due occasioni. Un dato statistico che trasforma la sfida della New Balance Arena da missione impossibile a opportunità concreta, perché la tradizione negativa degli inglesi contro le nostre squadre è una ferita aperta che fatica a rimarginarsi.

IL TABÙ TRICOLORE – Le statistiche tratteggiano un quadro a tinte fosche per gli ospiti - analizza i dati statistici e i numeri, stamane, L'Eco di Bergamo -. Su quindici incontri, le formazioni italiane hanno trionfato ben otto volte, lasciando agli inglesi le briciole di cinque pareggi e, appunto, appena due successi. Il Chelsea ha spesso sbattuto contro un muro: in sei occasioni è rimasto a secco di gol, mentre le difese italiane, pur capitolando quattro volte senza segnare, hanno saputo rifilare passivi pesanti (tre reti in quattro circostanze diverse) alla retroguardia d'Oltremanica. Insomma, l'Italia per il Chelsea è storicamente terra di conquista ostile.

L'ECCEZIONE E LA REGOLA – L'ultimo squillo inglese risale a tre anni fa, quando i Blues espugnarono San Siro contro il Milan (0-2) complice l'episodio chiave dell'espulsione di Tomori e il rigore di Jorginho. Ma quella vittoria arrivò a interrompere un filotto terrificante: prima di quella notte, i club italiani avevano infilato cinque successi consecutivi con un parziale complessivo di 12 gol fatti e solo 2 subiti. Memorabili le lezioni inflitte dalla Juventus di Allegri nel 2021 (1-0 firmato Chiesa) e soprattutto i netti 3-0 subiti contro la Roma nel 2017 (doppietta di El Shaarawy) e contro la Vecchia Signora nel 2012, sotto i colpi di Quagliarella, Vidal e Giovinco.

NOTTI MAGICHE E RIMONTE – Scavando nell'album dei ricordi, emergono serate epiche. Indimenticabile la rimonta del Napoli nel 2012: sotto per il gol di Mata, gli azzurri ribaltarono il tavolo con il "Pocho" Lavezzi e il Matador Cavani, sfruttando il calore del San Paolo per un 3-1 che fece storia. E come dimenticare l'Inter del Triplete? Nel 2010, per alzare la coppa dalle grandi orecchie, Mourinho dovette passare proprio sul cadavere sportivo della sua ex squadra, battuta 2-1 a San Siro grazie alle firme argentine di Milito e Cambiasso.

Ma la statistica si nutre anche di romanticismo. Tra le sconfitte più dolorose per il Chelsea c'è quella del 1998 contro il Vicenza di Guidolin nella semifinale di Coppa delle Coppe: l'1-0 firmato da Lamberto Zauli, con stop volante e dribbling da cineteca, resta una delle pagine più belle del nostro calcio di provincia. Per trovare il primo incrocio assoluto bisogna invece risalire al 1966, in Coppa delle Fiere: fu il Milan a battere i londinesi 2-1 con Amarildo e Rivera, inaugurando una tradizione che, decenni dopo, l'Atalanta spera di onorare al meglio.

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Sezione: Champions League / Data: Mar 09 dicembre 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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