Rientrato da protagonista nella sfida più prestigiosa della settimana, Mario Pasalic rappresenta una delle certezze dell’Atalanta di Juric. Alla vigilia del match di Champions contro l’Olympique Marsiglia, il centrocampista croato parla con maturità e determinazione: archiviare Udine, ripartire dal gioco e sfruttare l’esperienza per guidare i compagni in una trasferta carica di emozione e significato. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mario, dopo la sconfitta di Udine, quanto può essere stimolante ripartire da una sfida di questo livello?
«Ogni partita è una storia a sé, ma una trasferta come questa è uno stimolo enorme. A Udine abbiamo sbagliato tutti, ma fino a quella gara avevamo fatto grandi prestazioni. Siamo qui per reagire e dimostrare il nostro valore, perché in questi mesi abbiamo espresso un buon calcio. Abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo, ma il nostro atteggiamento non cambia: domani vogliamo vincere».
Cosa vi siete detti dopo Udine per ritrovare fiducia e concentrazione?
«Sappiamo che quella di Udine non è stata la vera Atalanta. Prima di quella gara avevamo giocato bene contro Milan, Lazio e altre grandi, creando tanto ma concretizzando poco. Abbiamo analizzato gli errori e lavorato per tornare subito sulla nostra strada. Siamo un gruppo unito e con voglia di riscatto».
Hai esperienza internazionale: quanto può pesare la tua leadership in una partita così calda?
«L’esperienza aiuta, soprattutto in ambienti come il Velodrome, dove la pressione è alta e l’atmosfera è travolgente. Bisogna essere forti mentalmente, rimanere concentrati e non farsi condizionare. Parleremo sul campo: è lì che si risponde, non con le parole. Gli esperti del gruppo devono dare l’esempio, ma tutti dobbiamo fare la nostra parte».
Sei tornato su un campo dove l’Atalanta aveva posto una tappa fondamentale nel cammino europeo. Che sensazioni provi?
«Sono ricordi belli, intensi. Qui l’anno scorso giocammo una gara dura e poi, con la vittoria al ritorno, completammo un percorso straordinario. Tornare in questo stadio è sempre speciale: il pubblico è caldo, la spinta fortissima, ma è anche quello che ci piace del calcio. Domani dobbiamo trasformare questa energia in motivazione».
Come si spiega il calo improvviso di Udine dopo una grande prestazione contro il Milan?
«Nel calcio succede. Quando tutta la squadra non è al massimo, è difficile tirarsi fuori. Non so se sia stato un calo mentale o fisico, ma l’importante è come reagisci. In passato abbiamo sempre dimostrato di rialzarci subito, e sono sicuro che anche stavolta sarà così».
Il mister ha detto che ti considera un giocatore jolly, in grado di interpretare più ruoli. Ti piace questa definizione?
«Sì, è vero. Posso giocare da centrocampista o da trequartista. Mi adatto volentieri alle esigenze della squadra: contro il Milan ho agito più avanti e credo di aver fatto bene, a Udine invece da mezzala meno. Ma non conta il ruolo, conta dare il massimo per la squadra. Ho un ottimo rapporto con il mister, ci capiamo al volo: siamo entrambi croati e condividiamo la stessa mentalità».
Serio, concentrato e leader silenzioso, Mario Pasalic incarna la continuità e la maturità della nuova Atalanta europea. «Siamo pronti – dice – e domani vogliamo dimostrarlo. Con il gioco e con la mentalità giusta, l’Atalanta può fare un’altra grande partita».
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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