The day after. Difficile spiegare le emozioni, soprattutto in un silenzio quasi irreale che avvolge la città ormai da giorni. L'Atalanta sorride a metà dopo una storica qualificazione, ma il tutto rimane ovattato davanti al problema coronavirus. Due ore di svago per tutti i tifosi - dove i nerazzurri hanno messo in campo e in pratica tutto il repertorio -, poi la testa è tornata immediatamente a ciò che stava succedendo lontano da Valencia.

Il futuro ora è incerto, non solo per quanto riguarda il massimo campionato. I casi di contagio si stanno espandendo in tutta Europa e il calcio non è immune dal coronavirus. La UEFA, dopo il rinvio di Siviglia-Roma e Inter-Getafe, rimanda indietro un'immagine confusa, di chi non sta capendo bene la gravità della situazione. L'Atalanta e l'Italia attendono, in attesa che l'emergenza possa finire il prima possibile.

COME CAMBIA LA STAGIONE - Ci sono pochissime certezze in questo periodo caotico, tra cui quella dello stop fino al 3 aprile. Per le prossime tre settimane circa i nerazzurri non giocheranno gare ufficiali: per il momento il programma degli allenamenti non varia, ma la situazione è in costante evoluzione in tutto il paese. Soltanto quando le decisioni verranno prese si potrà capire come rimodellare la preparazione di una squadra pensata per correre a mille proprio in questo periodo.

Discorso diverso per la Champions League, a quanto pare si va avanti tra mille incertezze. Se si proseguirà normalmente, venerdì 20 marzo l'Atalanta conoscerà il suo futuro. Altrimenti tutto verrà messo nuovamente in discussione. Nel frattempo gli orobici si tengono dentro la gioia e continuano a lavorare, in attesa di tempi migliori per il calcio, per il popolo bergamasco e quello italiano. D'altronde non può piovere per sempre.

Sezione: Copertina / Data: Gio 12 marzo 2020 alle 14:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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