Gasperini non le manda a dire: "Qualcuno fa fatica a capire, l'Atalanta ha bisogno di attaccanti"

Un pareggio importante sul campo, ma parole pesanti come macigni in conferenza. Gian Piero Gasperini non ha usato troppi ricami: sono quattro anni che chiede un attaccante in grado di spaccare in due le partite ma "qualcuno fa fatica a capire". Nella conferenza stampa post partita il Gasp non ci ha pensato due volte a ribadire un concetto che non sembra essere chiaro in sede di mercato: "Da quando abbiamo perso il Papu e Ilicic non abbiamo avuto ricambi in quel ruolo", ha ribadito il tecnico.

Buon punto col Milan, ma non basta: "Qualcuno fa fatica a capire, l'Atalanta ha bisogno di attaccanti"

Non ci sono mezzi termini, anzi. Il tecnico atalantino ha ribadito il concetto più volte, al di là di Malinovskyi - autore del gol nerazzurro nel match contro il Milan - adattatosi come molti calciatori, serve qualcuno in grado di entrare col piglio giusto e dare l'imprevedibilità contribuendo con un bel bottino di reti. Una richiesta che in quattro anni, visto lo sfogo, non è stata accolta dalla società nerazzurra.

Niente Scudetto, niente Champions: altrimenti serve un altro allenatore

"Se voi mi chiedete un'Atalanta che lotta per lo Scudetto avete un problema di valutazione. Io non devo mettere le mani avanti, né pensare di avere queste remore. Se siete convinti voi avete ragione, ma per me è una valutazione completamente sbagliata. Poi noi faremo il massimo, ma non posso chiedere ai miei questo, sarei un pazzo. È fuori da ogni logica. Poi non è vero che l'Atalanta non ha mai vinto niente, è una bufala. Se poi parlate di portare la Champions ogni anno altrimenti è una stagione fallimentare allora deve venire un altro allenatore più bravo di me", ha rilanciato il tecnico riferendosi anche alla stampa. 

Tutti nel calderone, nessuno escluso: Gasperini non ci ha pensato due volte ad intervenire in maniera decisa, ribadendo con forza concetti su cui era arrivata qualche frase sibillina nelle ultime conferenze stampa. Ora la palla passa a chi di dovere, con meno di dieci giorni a disposizione per esaudire il desiderio.