L'atto di deferimento di Gian Piero Gasperini da parte della Procura nazionale antidoping è «irrituale» e per questo il Tribunale nazionale antidoping - presieduto da Adele Rando - riferisce stamane L'Eco di Bergamo nel dettaglio - ha disposto «l'immediata restituzione degli atti relativi al procedimento alla Procura nazionale antidoping».

LA CONTESTAZIONE A GASPERINI - E' da sottolineare che la Procura non ha contestato all'allenatore atalantino l'interruzione del test a sorpresa del 7 febbraio al Centro sportivo Bortolotti di Zingonia a Robin Gosens, di fatto poi regolarmente concluso e che avrebbe senz'altro previsto una pena e sanzione più grave, bensì  l'accusa è di violazione dell'articolo 3 comma 3 del Codice sportivo antidoping, ovvero «la condotta offensiva nei confronti del dco (doping control officer, in questo caso l'ispettore della Nado, Organizzazione nazionale antidoping ) e/o del personale addetto al controllo antidoping».

GASPERINI IN PANCHINA PER IL FINALE DI STAGIONE - Un lieve sospiro di sollievo per la Dea, che potrà regolarmente concludere la stagione col suo timoniere sulla panchina nerazzurra per centrare l'obiettivo Champions e secondo posto, oltre che la finale di Coppa Italia (19 maggio). La linea difensiva della Dea è stata impeccabile e curata dall'avvocato e legale del club nerazzurro Gian Pietro Bianchi, riferisce il quotidiano bergamasco, che ha sostenuto nell'udienza di ieri la sussistenza di "cavillo burocratico-procedurale del mancato avviso di conclusione indagini, introdotto anche nel codice della giustizia sportiva, che la Procura deve obbligatoriamente notificare agli indagati prima della richiesta di un eventuale deferimento" .

Sezione: Copertina / Data: Mer 12 maggio 2021 alle 07:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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