Parlare di scudetto suona ridondante e poco calzante al periodo, visto che siamo soltanto alla terza giornata. L'Atalanta però si diverte e nel frattempo sale al primo posto in classifica, insieme al Milan: una vetta meritata in base a quanto visto in campo nei primi tre confronti, che deve far riflettere anche le dirette concorrenti. Al momento il primato vale poco e nulla, anche dalle parti di Zingonia sono consci che una classifica ad oggi pesa di meno rispetto a quello che potrà accadere tra qualche mese. Il segnale, ad ogni modo, è arrivato forte e chiaro: la Dea vuole dare spettacolo e continuare a divertirsi segnando una valanga di gol. Poi si vedrà.

DEA SHOW - Il 5-2 col Cagliari è l'ennesima dimostrazione di una squadra in fiducia e che non vuole snaturarsi in base all'avversario. Si propone calcio, coi pregi e coi difetti che la filosofia del Gasp può avere: soltanto così si può costruire qualcosa in grado di durare nel tempo, vista anche la dimensione di una società che mantiene i piedi per terra nonostante i risultati. Il club quest'anno è intervenuto in maniera differente sul mercato, anche se il vero colpo è aver trattenuto il Papu Gomez: fiducia nei propri mezzi e una finalizzazione da applausi, con 4 reti in 3 match. Gli aggettivi sono ormai terminati da tempo.

PRIMA DELLA CLASSE - Partendo dalle cose concrete, il primato è lì ed è tutto nerazzurro. Due i fattori chiave per capire se nel mese di ottobre la squadra riuscirà a mantenere tutto ciò: la continuità, che dipenderà anche dalle sfide di Champions League, e le vere ambizioni del collettivo. Se il gruppo crederà nei propri mezzi, quel gap con chi è attrezzato per arrivare fino in fondo può essere colmato. Le ipotesi ora sono troppo azzardate, ma gli orobici hanno lanciato il segnale. E l'hanno capito tutti.

Sezione: Copertina / Data: Lun 05 ottobre 2020 alle 13:48
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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