Andamento lento, cantava Tullio De Piscopo. Per molti, è la sinfonia anche dell’Atalanta in questo avvio di campionato. Dopo lo stupefacente post lockdown di un anno fa, nel quale la Dea, almeno fino alla sfida contro la Juventus, è sembrata pronta a competere per lo scudetto, ci si attendeva che l’inizio della Serie A 2020/2021 rilanciasse le ambizioni dei bergamaschi. Tanto più perché condite da una campagna acquisti che, pur con qualche criticità, è stata sontuosa soprattutto nel reparto offensivo. A oggi, non è così: dopo sette giornate, la Dea ha messo in mostra qualche difficoltà ed è quinta, sebbene a pari merito con la stessa Juve, quasi a certificare un campionato fuori dall’ordinario. E diversi osservatori si chiedono se il tocco magico di Gasperini non sia svanito, o se semplicemente l’Atalanta della scorsa stagione non abbia sognato un po’ troppo rispetto alle proprie possibilità.

Gasp è un diesel. Gioco a parte, i numeri della partenza dei nerazzurri non devono spaventare o preoccupare. Almeno, non se si considera l’intera carriera di Gian Piero Gasperini, che ad avvii stupefacenti di stagione non ci ha mai abituati, anzi. La scorsa annata, in effetti, è stata sostanzialmente un unicum per il tecnico di Grugliasco: dopo sette giornate, l’Atalanta aveva 16 punti in graduatoria, frutto di cinque vittorie, un pareggio e una sconfitta. Oggi, la Dea ne ha 13: tre in meno, con quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte. Ma c’è di più.

È il secondo miglior avvio a Bergamo. Il terzo in assoluto in Serie A. In effetti, a tornare indietro, sono i numeri a certificare come 13 punti dopo 7 gare disputate non siano affatto pochi o preoccupanti, per gli standard di Gasperini. Su cinque stagioni a Bergamo, è infatti soltanto la seconda volta che raggiunge la doppia cifra così rapidamente: le prime due annate ne aveva raccolti 9, nella stagione 2018/2019 soltanto 6. Se consideriamo che si è conclusa con la storica qualificazione in Champions League, c’è decisamente da stare allegri e non preoccuparsi. Anche perché lo stesso trend è evidente nelle altre avventure in panchina di Gasp: su sei stagioni in A col Genoa, soltanto due volte ha raggiunto 13 punti. Nel campionato 2013/2014 (ma da subentrato) ottenne 14 punti dopo le prime 7 gare, mentre nel campionato 2009/2010 si fermò a 13, eguagliando la stagione attuale. Per il resto, al Grifone sono spesso partiti in linea o sotto media rispetto all’Atalanta di questa stagione, per non menzionare i complicati inizi con Inter o Palermo (finiti anche male). Se i punti in cascina non sono mai abbastanza per chi vuole sognare in grande, è vero che l’Atalanta poteva farne qualcuno in più. Ma tutto sommato conta come si finisce, anche a costo di iniziare con un andamento lento.

TUTTI I RISULTATI DI GASPERINI DOPO LE PRIME 7 GARE DISPUTATE

Crotone
Serie C 2003/04: 12 punti
Serie B 2004/05:7 punti
Serie B 2005/06: 13 punti

Genoa
Serie B 2006/07: 15 punti
Serie A 2007/08: 12 punti
Serie A 2008/09: 12 punti
Serie A 2009/10: 13 punti
Serie A 2010/11: 8 punti

Inter
Serie A 2011/12: esonerato dopo tre giornate, 1 punto

Palermo
Serie A 2012/13: subentrato alla quarta giornata, 7 punti

Genoa
Serie A 2013/14: subentrato alla settima giornata, 14 punti
Serie A 2014/15: 9 punti
Serie A 2015/16: 7 punti

Atalanta
Serie A 2016/17: 9 punti
Serie A 2017/18: 9 punti
Serie A 2018/19: 6 punti
Serie A 2019/20: 16 punti
Serie A 2020/21: 13 punti

Sezione: Copertina / Data: Ven 13 novembre 2020 alle 19:13
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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