Un portiere che venisse messo in discussione ogni domenica. Era questa l'idea di Gian Piero Gasperini per questa stagione nerazzurra, con l'Atalanta chiamata a cercare la migliore opzione per fare quel salto di qualità che il dualismo fra Gollini e Sportiello (e fra Berisha e Gollini, e fra Sportiello e Berisha prima) non era riuscito a dare. Emblematica la sfida contro il Real Madrid, sia all'andata che al ritorno: l'1-0 firmato da Mendy arriva per una mezza distrazione di Gollini su un tiro dalla distanza ben angolato ma forse parabile. Al ritorno, dopo una mezz'ora giocata bene, Sportiello regala il pallone agli avversari che segnano il vantaggio, di fatto chiudendo i giochi.

Non era l'unica situazione, ma è un buon modo per descrivere quale fosse l'idea alla base della scelta di Juan Musso, straordinario con l'Udinese, tanto che tutte le big lo avrebbero voluto come primo. Venti milioni, non un record nella storia nerazzurra ma probabilmente un prezzo altissimo per un portiere. Un valore che è diventato un'arma a doppio taglio. Perché è vero che per alzare l'asticella e non pensare solo alla salvezza, tanto sbandierata, servono investimenti di un certo livello. Però Musso è rimasto prigioniero di questa valutazione nel corso dei mesi, con i tifosi dell'Atalanta stupiti di qualche disattenzione di troppo, soprattutto con i piedi.

Poi però arriva l'Europa e Musso ritorna a essere determinante. Lo è stato con il Villarreal, poteva esserlo con il Manchester - ma lì c'è stata una buona dose di sfortuna - con il Leverkusen ha messo una pezza nelle due circostanze chiave tra andata e ritorno. Lo ha fatto anche ieri sera, parando il rigore di Andre Silva e poi sventando il colpo di testa di Orban. Che poi abbia preso subito dopo gol, sul fuoco amico di Zappacosta, ha poca rilevanza. Perché in Europa riesce a piazzare parate, mentre in Italia ha qualche problema? Sicuramente anche per il modo di giocare degli avversari, ma anche perché in Italia gli capitano più uno contro uno e, probabilmente, è un fondamentale in cui deve ancora migliorare. Basta questo per metterlo in discussione? A giugno si tireranno le somme. Un po' come per tutti.

Sezione: I numeri / Data: Lun 18 aprile 2022 alle 17:30 / Fonte: Andrea Losapio
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print