Donnarumma 6.5 Quando al trentesimo esce ai venticinque metri per deviare con maestria un pallone di testa, vien da pensare come sia possibile farlo a vent'anni. Un fenomeno, veterano nell'anima, potenziale numero uno al mondo. La parata su Zuber è il timbro sulla raccomandata.

Di Lorenzo 7 Il soprannome da ragazzo era Batigol, perché giocava da attaccante. Ha arretrato il baricentro e non ha pagato lo scotto con l'emozione, lui che viene dalla gavetta e che terzino destro s'è consacrato a Matera.

Bonucci 7 Non ha mai difettato d'autostima ma quella che ha trovato in questo ciclo azzurro con Mancini lo fa giocare leggero su una nuvola. E poi l'io è al servizio della squadra quindi ben venga.

Chiellini 6.5 L'esultanza del Gorilla, quando segna, è la gioia primitiva del ragazzo che vive dei suoi sogni. Poi l'impatto con la realtà: la speranza è che il cambio sia solo frutto della precauzione. (dal 20' Acerbi 6.5 Entrare a freddo richiede sangue surgelato. Lo fa, da leader, scafato, sulle sue mattonelle, d'azzurro vestito).

Spinazzola 7L'Alta Velocità della mancina degli azzurri è una costante delle prime due partite dell'Italia. Quando parte palla al piede dà sempre la sensazione di poter far qualcosa di bello e d'improvviso. E lo fa.

Barella 7 Il Kanté d'Italia è un motorino che si fa sentire in entrambe le fasi. Oscuro equilibratore, davanti al chiacchieratissimo Xhaka sale in cattedra. Attorno a lui crea il vuoto: un'isola di uomo.

Jorginho 7 Un altro che è figlio della gavetta ed è uscito a veder le stelle. Sogna di vivere le stesse emozioni con l'Italia che ha respirato in Champions col Chelsea. Per adesso i brividi son quelli.

Locatelli 8 L'immodesto Manuel Locatelli ha ogni ragione del mondo per sentirsi speciale. Lo è stato da ragazzo, per poi impattare con la realtà. Lo è da due anni. Lo è stasera. Due gol straordinari: non è pronto per il grande salto. E' già in volo.

Berardi 7.5 La sfrontatezza dei grandi, pure per uno che non è mai voluto uscire dalla sua comfort zone. Indossa l'abito di gala come se fosse sempre stato abituato alle serate alla Scala. L'assist per l'uno a zero è una pepita. (dal 69' Toloi 6 Benvindo, Rafal. Con lui Mancini mette la difesa a tre: sicuro, si destreggia senza voler strafare, com'è da comanda per chi muove i primi passi all'Università).

Immobile 7.5 Segna e lo fa pure con un destro splendido dal limite. Centravanti vero e puro. Non è una star ma in quest'Italia operaia è meglio così: tutti per uno, uno per tutti.

Insigne 7.5 Presto verrà brevettato il tiro alla Insigne. Ovvero quello dove punti l'uomo, lo sguardi, sorridi, e poi morbido e quasi sonnolento concludi al giro sul palo lontano. Come la telefonata del call-center: sai che è quella, ma continui a caderci imperterrito. (dal 69' Chiesa 6 La Svizzera pare già messa in banca e lui entra per gestire con la sua giovane esperienza il risultato. Missione completata).

Mancini 8 Ventinovesimo risultato utile consecutivo. Nona gara di fila senza subire gol. L'Italia è bellissima. Di provincia, senza stelle ma bellissima. Testa bassa e pedalare, ora. Con un sogno in mente.

Sezione: Il Pagellone / Data: Mer 16 giugno 2021 alle 22:58
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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