In un'altra competizione, in una sfida con ben altro valore e quindi con formazioni profondamente diverse. Ma Italia-Belgio, 100 giorni dopo il confronto ai quarti di finale dell'Europeo, è finita allo stesso modo: 2-1. Italia avanti di due gol, poi la rete belga: anche qui, proprio come a Monaco di Baviera.
Gli azzurri questo pomeriggio hanno conquistato il terzo posto delle final four di Nations League grazie ai gol realizzati nella ripresa da Barella e Berardi (e questa è l'unica differenza). Una vittoria importante per conquistare punti in chiave Ranking FIFA ma, soprattutto, per voltare pagina dopo il ko con la Spagna. E presentarsi a novembre alla decisiva sfida contro la Svizzera con rinnovata fiducia.
Il ct Mancini in conferenza stampa aveva annunciato dei cambi: "Farò particolare attenzione alle condizioni fisiche". E infatti gli azzurri sono scesi in campo senza tanti pilastri: da Verratti a Jorginho, da Chiellini a Insigne senza dimenticare lo squalificato Bonucci. Il primo risultato di un 4-3-3 con Raspadori centravanti e Bastoni confermato al fianco di Acerbi è stato Donnarumma capitano, perché tra gli undici scesi in campo era quello con più presenze.
Non era meno sperimentale il Belgio, orfano di Lukaku e Hazard e con De Bruyne partito dalla panchina. Il ct Martinez ha schierato dal primo minuto Saelemaekers e proprio il calciatore del Milan ha prodotto l'occasione più pericolosa della prima frazione, con un tiro dall'interno dell'area di rigore dopo il passaggio di Batshuayi finito all'incrocio dei pali.
Prima e dopo il legno dell'esterno d'attacco rossonero tanta Italia. La squadra di Mancini è partita subito forte con il solito Federico Chiesa e in generale ha condotto quasi sempre la prima frazione. Al 19esimo Berardi ha chiamato in causa Courtois con un tiro dalla distanza, tre minuti dopo è stato il turno di Raspadori su un filtrante di Chiesa. Poi Barella, superata la mezz'ora, ha sfiorato la traversa con un colpo di testa.
Ben altra partita ha raccontato la ripresa. Perché nel secondo tempo l'imprecisione degli azzurri ha lasciato spazio ai gol. Il primo, il gesto tecnico che ha cambiato la partita, è nato dai piedi di Niccolò Barella: un'altra conclusione potente e precisa proprio come all'Europeo, ma questa volta al volo e dal limite dell'area, un tiro imparabile per un Courtois fino a quel momento perfetto.
L'Italia ha trovato la rete del vantaggio pochi istanti dopo l'inizio della ripresa e il raddoppio meno di 20 minuti dopo, al 64esimo. Chiesa nell'uno contro uno con Castagne è andato via al laterale ex Atalanta e s'è conquistato un calcio di rigore, trasformato da Berardi nonostante un tocco di Courtois che aveva intuito l'angolo.
Italia bella e fortunata. Perché allo Stadium il Belgio avrebbe probabilmente meritato di più e invece nella ripresa, dopo la traversa colpita da Saelemaekers nel primo tempo, ha colpito altri due legni: prima con Batshuayi, poi con Carrasco. Solo a cinque minuti dalla fine la squadra di Martinez ha trovato la rete del 2-1 con la giovane promessa del calcio belga Charles De Ketelaere, giocatore entrato nella ripresa. La rimonta dei diavoli rossi è riuscita solo a metà e proprio come all'Europeo, 100 giorni dopo, Italia-Belgio è finita 2-1.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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