Giacomo Raspadori, attaccante della Nazionale, alla vigilia della sfida contro la Germania. "Per noi attaccanti il gol è la cosa più importante, viviamo per quello. Sentiamo la responsabilità ma la viviamo con equilibrio, dal punto di vista realizzativo abbiamo più difficoltà, ci sono delle fasi in cui non tutto riesce alla perfezione, poi si torna a fare quel che si vuole. Noi attaccanti dobbiamo lavorare e non vengono determinate cose serve più attenzione al dettaglio. Tanti di noi non hanno giocato insieme, queste partite ci portano più conoscenza".

La Germania è superiore all'Italia? "Si può dire sia più forte di noi, molti giocatori hanno più esperienza di noi. Hanno tante gare in più in campo internazionale. Così io dico che sono superiori, poi nel calcio bisogna andare in campo e dimostrarlo".

Muller fa tutti i ruoli d'attacco, è un giocatore moderno a cui si ispira? "Sicuramente apprezzo che qualcuno mi possa accostare a lui, al suo modo di essere in campo. Un giocatore che ho ammirato soprattutto il carisma, ha una facilità di svolgere tutti i ruoli, essere sempre di aiuto. L'ho visto tante volte in Nazionale e con il club. È fantastico da vedere".

Sul tridente. "Ci sono stati tanti cambiamenti, è stato bravo il mister a metterci nelle condizioni di esprimerci al meglio. Io ho la possibilità di adattarmi a più ruoli, ho avuto la fortuna di avere compagni che han dato il 100%. Penso di potere dire di trovarmi bene con tutti, alla fine siamo giocatori che hanno caratteristiche vicine, complementari, che ci portano a esprimerci bene insieme".

Dove si farebbe giocare? "Per natura mi sento una prima punta, sono cresciuto in quel ruolo lì. Mi sento più a mio agio. Con Dionisi ho trovato questa posizione diversa, dietro a Scamacca e Defrel, penso di poterla fare bene, perché per caratteristiche credo di potere fare quel ruolo lì, oltre che a giocare sull'esterno".

C'è stato un momento di "adesso basta"? "Il dialogo c'è stato, ma costruttivo, per passare questo momento non positivo. C'è stata questa voglia di mettersi in mostra, questa è la cosa fondamentale. Sono state due delusioni grandi, ma è un modo per distogliere queste delusioni".

Era il più giovane a Euro2021: è la stessa situazione dei più giovani di ora? "Sì, assolutamente. Questi ritiri, anche più lunghi del solito, ti portano ad avere l'occasione per inserirti nel modo migliore, capire quali sono i valori di questa Nazionale. Sono fantastici, te li trasmettono i più grandi, con la vera passione di volerti lasciare qualcosa. Spero e penso che per tutti i giovani, come me, sia stato un ritiro formativo".

Che effetto fa, un anno dopo, essere un uomo mercato? A cosa sta pensando? "A questo periodo ci si arriva con più responsabilità rispetto a un anno fa. Il fatto che si debba giocare, per un giovane, penso sia fondamentale. Almeno hai la possibilità di sbagliare, fare esperienza, vivere i momenti negativi nel modo giusto. La vera crescita è viverla nel modo giusto nel momento negativo. Sicuramente questo fa la differenza".

Sezione: Italia / Data: Lun 13 giugno 2022 alle 18:25
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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