Come se nulla fosse successo, più o meno. Il terremoto in casa Salernitana, seguito al clamoroso 8-2 contro l'Atalanta, ha portato alla sorpresa più inattesa. A due giorni dall'esonero di Davide Nicola, il club granata ha scelto il suo successore. O meglio, ha deciso di richiamare in panchina propria il tecnico torinese, abbandonando l'ipotesi di virare su qualche nome nuovo. Una scelta nata dal mea culpa del tecnico, che ha raccontato le sue verità sui social, e dalla mediazione del ds De Sanctis, il primo a rallegrarsi per il ritorno del tecnico della clamorosa salvezza.

Le ragioni di Iervolino. A completare il quadro, la conferenza del presidente della Salernitana, che in prima persona ha spiegato i motivi del bis: "Ieri mi ha chiamato il direttore sportivo e mi ha manifestato la volontà di Nicola di tornare a Salerno. De Sanctis ha speso mille parole positive. Ci ho parlato, si tratta di storie di uomini che hanno costruito la nostra salvezza. Una decisione può essere presa e poi ritirata. Mi ha detto delle cose importanti. Sulla città, su di lui, sui tifosi, sull'affetto per me, sugli errori commessi. Se non perdi una persona non sai mai quanto ti manca e quanto ti mancherà". Centrale nella decisione, appunto, anche il lavoro di De Sanctis, confermatissimo come direttore sportivo dei campani: "Le squadre vincenti formano nell'immaginario comune delle icone. Un giorno ameranno De Sanctis come hanno amato Sabatini. Devo difendere maggiormente il nostro direttore sportivo, oggi si fanno le critiche e lui è il primo ad essere criticato. Questa cosa non mi piace, lui gode della mia fiducia. Sono certo che i suo investimenti ci ripagheranno, il giochetto del capro espiatorio non mi piace".

Sezione: Le Altre di A / Data: Gio 19 gennaio 2023 alle 07:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print