L'impossibile salvezza, poi il futuro. Franck Ribery davanti al bivio Salernitana: cosa farà?

A prescindere dalla classifica, a prescindere dall'effettiva incidenza in termini di gol (0) e assist (3), a prescindere da tutto, Franck Ribery resta uno degli uomini simbolo della Salernitana, il giocatore più rappresentativo della rosa, leader tecnico e morale della squadra. Del resto, il curriculum non mente. Così come, dall'altra parte, non mente nemmeno la carta d'identità. Ecco perché, ad oggi, far propendere l'ago della bilancia del suo futuro in maglia granata, da una parte o dall'altra, risulta quantomeno difficoltoso.

La situazione della Salernitana in classifica, nonostante l'ultima, emozionante vittoria sul campo di Marassi, non aiuta di certo. Gli anni sono 39, ed ogni possibile scenario non va scartato a prescindere. Molto se, non tutto, passerà da come la squadra finirà la stagione. La matematica non condanna ancora, l'ottimismo però si fa fatica a trovarlo. Servirà un miracolo, forse qualcosa in più. E comunque la permanenza (eventuale) del francese potrebbe prendere strade inaspettate e indipendenti dall'andamento sportivo. "Io quando sono in campo mi diverto e sono contento, il calcio è una passione", ha detto lo stesso Ribery qualche settimana fa, a testimonianza di come la scelta di restare o meno sarà quasi esclusivamente sua.

A breve intorno alla Salernitana si svilupperà un progetto assolutamente ambizioso e che prescinderà dalla categoria di appartenenza, senza dimenticare che Iervolino ha più volte detto che "non verranno trascurati affatto i risultati sportivi, puntando ad essere una sorta di Atalanta del Sud". Insomma, le idee ci sarebbero, ma a prescindere i discorsi col 39enne Ribery non verranno intavolati prima della fine del campionato: "Sta dando un contributo incredibile, sta dando il massimo. Ma cosa gli vogliamo dire? A fine maggio parleremo con lui - ha detto Iervolino - cerando di capire se a lui farà piacere continuare con noi". A sorpresa potrebbe essergli proposto il rinnovo, a cifre ovviamente più basse rispetto al milione e mezzo di euro attuale. Ma ancora non è il momento di decidere