Non c'è nessun incontro in programma fra il Milan e Ted Dimvula, cioè chi ne detiene la procura dallo scorso giugno. Anzi, l'avvocato francese non è nemmeno a Milano. Questo perché la linea politica dei rossoneri è chiara: Leao può firmare personalmente il contratto che lo legherà fino al 2027, quindi l'idea è quella di concentrarsi dal lato del calciatore e non quella dell'entourage, del padre o di Jorge Mendes. Non passa giorno che il Milan non cerca di sbloccare la situazione con il calciatore.

I problemi sono principalmente due. Il primo è che il Milan non darà un contributo a Leao per pagare il contenzioso da 16,5 milioni con lo Sporting. Perché è vero che il Lille è stato condannato in solido, ma l'attaccante deve comunque pagare la sua metà. Leao si aspettava un aiuto economico sostanzioso, ma il problema è che i soldi dovrebbero essere legati a premi e bonus alla firma del rinnovo, quindi raddoppiati a causa delle tasse, cosa che il Milan non ha intenzione di corrispondere.

Poi c'è il problema della clausola, perché attualmente Leao ce l'ha fissata a 150 milioni per i primi giorni di luglio. L'idea e la richiesta di Leao è quella di abbassarla intorno agli 80 milioni - forse per lasciare l'eventuale compratore più libero di corrispondere un bonus alla firma - mentre il Milan è fortemente contrario, non avendo nessuna intenzione di appiccicare cartellini al ribasso. Quindi lasciare il prezzo a 150 oppure cancellarla direttamente per gestire con calma il mercato di giugno.

Sezione: Le Altre di A / Data: Gio 19 gennaio 2023 alle 18:23
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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