L’Atalanta riparte da Raffaele Palladino, ma la matematica non lascia molto spazio ai sogni. Dopo 11 giornate e appena 13 punti raccolti, la squadra si trova a 9 lunghezze dal quarto posto, che vale la Champions, e a 5-6 punti dalla zona Europa League. Un distacco che, a novembre, non sembra ancora irreversibile, ma i numeri dicono che per rientrare tra le prime sette servirà una rimonta da record.

CHAMPIONS LONTANA: SERVE UNA MEDIA IRREALE - Da quando la Serie A assegna quattro posti per la Champions League (dal 2017/18), la media punti per entrare nella competizione è di 72 a fine stagione. Tradotto: servono 1,89 punti a partita. Un ritmo che nemmeno la migliore Atalanta di Gasperini, quella che tra il 2019 e il 2021 girava a 78 punti, è riuscita a tenere stabilmente (media 2,05 nei picchi, ma 1,82 complessiva). Oggi, con Juric fermo a 1,18, per arrivare a quota 72 Palladino dovrebbe viaggiare a 2,18 punti di media nelle restanti 27 giornate - scrive L'Eco di Bergamo -. Significa vincerne almeno 19 su 27 e pareggiarne poche. Un passo praticamente da scudetto, non da rincorsa europea.

EUROPA LEAGUE, MISSIONE COMPLICATA - Più realistico, ma comunque complesso, l’obiettivo Europa League. Per centrare il sesto posto, solitamente servono 65 punti (media storica 64,75). Questo impone alla nuova Atalanta di mettere insieme 52 punti in 27 gare, viaggiando a 1,93 di media, lo stesso ritmo della Dea delle stagioni migliori. Se invece ci si accontentasse del settimo posto – che potrebbe valere l’Europa in caso di vittoria della Coppa Italia da parte di una big – la quota scenderebbe a 62 punti, e la media necessaria diventerebbe 1,81. Numeri più accessibili, ma comunque ben oltre quanto fatto finora.

I NUMERI DI PALLADINO - Palladino porta con sé un curriculum incoraggiante sul piano della crescita, ma non ancora di livello “europeo”. Alla Fiorentina, nella scorsa stagione, ha chiuso con una media di 1,71 punti a partita, dopo un girone di ritorno brillante. Al Monza, nei due anni precedenti, la media era stata di 1,37, con un picco di 1,59 nel primo anno (32 gare). Complessivamente, la media della sua carriera in Serie A si ferma a 1,49 punti per gara, cifra di rispetto ma lontana da quella necessaria per riportare l’Atalanta nel continente. Con la rosa attuale, però, è lecito pensare che il tecnico possa alzare l’asticella verso l’1,8: un passo sostenuto, ma non impossibile.

UN CAMMINO DA SBAGLIARE POCO - Il compito che attende Palladino è chiaro: dimenticare l’eredità pesante di Juric e trovare subito continuità.
L’Atalanta non può più permettersi frenate: l’obiettivo minimo resta un piazzamento europeo, ma per riuscirci servirà una media da Champions.
I margini di errore sono ormai ridotti al minimo. Il calendario, intanto, non aiuta: Napoli, Francoforte e Fiorentina saranno i primi tre ostacoli di un percorso che dirà subito se la Dea ha ancora i numeri per tornare in Europa o se questa stagione, di fatto, è già compromessa.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 12 novembre 2025 alle 08:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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