“Poteva già migliorare il suo record personale”, ha spiegato ieri sera Gian Piero Gasperini dopo il successo della sua Atalanta sul Crotone arrivato anche grazie a Luis Muriel. Nella frase del Gasp c’è nascosto il precedente score del colombiano, i 18 gol dello scorso anno, ma pure la punzecchiatura per non essere andato oltre al gol e all’assist. Ancora: “Sembra sempre accontentarsi dopo un gol, poteva farne di più”. Sarà, ma già questa versione di Luis Muriel a molti (e a ragione) sembra la migliore possibile. Certamente la migliore della carriera. E di questo passo i 20 gol in campionato, traguardo che chissà quanto scherzosamente si era prefissato l’ex Fiorentina, sembrano davvero alla portata.

Da 12esimo uomo a titolare - Lo scorso anno Muriel aveva stupito tutti per la capacità di entrare in partita e incidere subito. Con un assist, spesso con un gol. Ma nonostante i numeri, raramente il colombiano partiva titolare. Quest’anno invece la musica è in parte cambiata: sulle 38 stagionali dello scorso anno aveva giocato dal 1’ in 10 occasioni. Le stesse 10 occasioni in cui è stato schierato titolare in questa stagione. D’accordo, l’addio del Papu ha liberato spazio nei tre davanti e i problemi fisici prima di Ilicic e poi di Zapata hanno accelerato il processo. Ma a prescindere da tutte queste considerazioni, oggi la titolarità di Luis Muriel è sacrosanta. Per il gioco espresso, per l’impatto sulle partite, per i numeri. Da qui a fine stagione quasi certamente migliorerà i 18 gol dello scorso anno e probabilmente taglierà il traguardo delle 20 esultanze. Ma anche non dovesse riuscirci, chissà per quale motivo, potremmo già esser certi di una cosa: il salto di qualità che tutti si aspettavano dal ragazzo con le movenze di Ronaldo il Fenomeno è finalmente arrivato.

Sezione: Zingonia / Data: Ven 05 marzo 2021 alle 19:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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