Ai microfoni di Sky, Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, parla dello 0-0 contro la Lazio: “Potevamo fare di più ma per me è difficile non essere contento. Tanti giocatori erano fuori ruolo, peccato che nel secondo tempo abbiamo perso Miranchuk perché stava sfruttando bene gli spazi. Abbiamo dovuto arrangiarci. Per fare di più dovevamo avere più alternative in attacco ma sono molto felice”. 

Terzo 0-0 nelle ultime quattro.
“Non è solo Zapata che manca, anche Ilicic, Malinovskiy, Muriel. Senza contare Boga che ancora non c’è. Ha giocato Pessina attaccante, poi anche Pezzella. Abbiamo costruito qualcosa di buono. Abbiamo costruito una partita difensiva ma ad esempio con l’Inter abbiamo creato di più. Dobbiamo accettare questa situazione di emergenza, con dieci giocatori fuori. Giocare con la Lazio e averla mantenuta a distanza, con una partita da recuperare, fa bene”. 

Scalvini?
“Non volevo snaturare tutta la squadra. Ho adattato lui e anche da centrocampista ha aiutato con la fisicità su Milinkovic. È stato molto bravo, è un giocatore di prospettiva. I cambi sono stati raffazzonati ma abbiamo corso solo il rischio sul palo”. 

Che conseguenze ci saranno per la debolezza di Ilicic?
“Per me non è facile parlare di questa situazione, personale. A Josip saremo sempre vicini, sono situazioni che vanno al di là del calcio e noi con lui abbiamo sempre avuto un rapporto con situazioni molto felici. È molto propositivo, è una persona normale. La nostra testa è una giungla, non è facile per gli psicologi, figurarsi per noi. Quest’anno non si è mai impegnato tanto, l’ho avuto anche a Palermo e non l’ho mai visto così impegnato. Lo aspetteremo tutta la vita come persona, come calciatore è imprevedibile. I medici non sanno darci una risposta, non posso darla io. Ne parlo questa volta per non parlarne più, è una cosa delicata”. 

Quanto conta l’esperienza per trovare queste soluzioni?
“Conta l’esperienza e il fatto che sono qui da anni e ho un rapporto molto forte con tanti giocatori. Ormai lavoriamo sui dettagli, abbiamo giocato qualche centinaio di partite e a volte dico che giochiamo solo contro i moduli. Abbiamo una capacità di adattamento che ci permette di tenere il campo molto bene. Io dico solo cosa fare, loro hanno una precisione che è dettata dalla loro capacità acquisita. Ogni tanto riusciamo a tirare fuori qualche particolare che ci è utile. Poi la duttilità nei ruoli a volte li fa divertire: Toloi a centrocampo, i difensori in attacco e gli attaccanti in difesa: mi piace questa cosa. L’altro giorno Demiral ha scartato tre giocatori e segnato in allenamento e mi diceva ‘Visto che gol? Vado io in attacco’”. 

Un ricordo su Gianni Di Marzio.
“Nonostante la rivalità c’era grande stima e rispetto. L’ho apprezzato molto alla Juventus, lui era osservatore e quando c’era occasione per me era un riferimento che mi dava sempre qualche spunto”.

Sezione: Interviste / Data: Sab 22 gennaio 2022 alle 23:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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